Vuelta Espana, una mini corsa a tappe?
La Vuelta Espana sta preparando una piccola rivoluzione che potrebbe coinvolgere tutto il mondo del ciclismo. Il classico programma da grande giro di tre settimane potrebbe essere ridotto a sole due.
Una riforma di cui si parla da tempo e che ora ha trovato una conferma ufficiale nelle parole del direttore di Unipublic, Javier Guillen.
Il numero uno della società organizzatrice della Vuelta Espana ha parlato del progetto, volto a creare una corsa più corta, più spettacolare e con più campioni al via. Un’idea semplice che ci trova perfettamente d’accordo. Il grande ciclismo attuale non può reggere tre grandi corse a tappe di tre settimane ciascuno. I campioni finiscono spesso per sceglierne solo uno e i confronti diretti tra i più forti sono sempre più un’eccezione. Basti pensare che quelli che possiamo indicare come i tre corridori da corse a tappe più forti delle ultimissime stagioni, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Chris Froome, si sono incontrati solo in due corse a tappe durante tutta la stagione, Tour dell’Oman e Tirreno Adriatico, e in nessuno dei tre grandi giri.
L’equazione dunque è semplice: corse più brevi porterebbero i campioni ad impegnarsi su più fronti e questo è il progetto lanciato dall’organizzazione della Vuelta Espana.
Guillen: Una Vuelta Espana con tutti i big!
“Il dibattito è aperto e gli altri organizzatori dovranno dare il loro accordo, ma se questo significa avere Contador, Froome e Rodrigue al via, questo cambiamento sarebbe il benvenuto” ha dichiarato il direttore della Vuelta Espana Javier Guillen.
Tra le altre modifiche che la Vuelta Espana propone, oltre alla riduzione a due settimane, c’è l’introduzione di un ulteriore giorno di riposo per affrontare trasferimenti lunghi e permettere così alla carovana di visitare luoghi distanti nel paese ed accorciare il chilometraggio delle tappe.
La Vuelta Espana sarà presentata a gennaio e probabilmente in questa occasione ci saranno altre notizie interessanti.
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