Vuelta a España 2018, anticipazioni sul percorso

La vittoria finale di Chris Froome (Team Sky) e il poker di successi parziali per Matteo Trentin (QuickStep Floors) sono solo un ricordo. Ora si pensa alla Vuelta a España 2018, ultimo dei Grandi Giri che deve ancora svelare il suo percorso. Succederà il 13 gennaio prossimo e sarà comunque importante perché molti big stanno aspettando solo quello per prendere decisioni definitive rispetto ai loro programmi in vista della prossima stagione anche pensando a quello che sarà soltanto qualche settimana dopo con il durissimo Mondiale su strada di Innsbruck.

Vuelta a España 2018, le salite delle prime due settimane

La corsa è in programma dal 25 agosto al 16 settembre e al di là del breve cronoprologo a Malaga, con partenza dal Museo Pompidou, sono diverse le indiscrezioni sulle altre tappe che caratterizzeranno la Vuelta a España 2018. Sembra praticamente certo che anche le due tappe successive saranno nella provincia di Malaga e in partecipare già alla terza arriverà anche il primo arrivo in salita, uno strappo deciso nel finale per giungere a Caminito del Rey che era già stato sede di tappa nel 2015 quando vinse Esteban Chaves (tratti anche sopra il 10% negli ultimi 3000 metri). Successivamente la corsa passerà per l’Andalusia e nella zona di Murcia, con un nuovo esame importante nella nona tappa che dovrebbe concludersi in quota a La Covatilla. E ancora, due tappe in Galizia a Luintra ed Estaca de Bares, ma soprattutto un nuovo arrivo in salita forse a Val d’Aran in Catalogna. Altra montagna importante sarà il Pico del Buitre con arrivo a Javalambre (12 chilometri con una pendenza media del 7,5%).

Il gran finale della Vuelta sarà con una vetta inedita?

Nell’ultima settimana della Vuelta, secondo le ultime anticipazioni di ciclismo sul percorso, il gran finale dovrebbe vedere il ritorno di una montagna classica come quella che porta ai Lagos de Covadonga nella terz’ultima tappa del 19 settembre. Il giorno successivo intriga molto il possibile debutto della durissima salita di Oiz (più di 14 km e punte superiori al 17%) che già da un paio di anni viene indicata come possibile arrivo di tappa. L’alternativa è invece dar correre le due tappe di montagna nel territorio di Andorra su salire classiche già viste più volte anche al Tour de France. Il 21 settembre poi passerella finale a Madrid.

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