Ormai mancano solo un paio di settimane alla presentazione ufficiale della Vuelta a España 2017 il cui percorso verrà svelato ufficialmente giovedì 12 gennaio a Madrid. Cresce l’attesa per l’ultimo Grande Giro ancora da scoprire, che come al solito precederà di poco il Mondiale su strada (il prossimo anno a Bergen) ma ci sono continuamente indiscrezioni sul percorso che rispecchierà quello delle passate edizioni dando molto spazio alle tappe di montagna, con alcune salite che hanno fatto la storia della corsa iberica e che tornano dopo qualche tempo.
Vuelta a España 2017, dopo la Francia e Andorra una prima settimana dura
Il via da Nîmes, nel Languedoc francese, implica che almeno un paio di tappe se non tre, siano in Francia tra quella regione e la Provenza prima di arrivare in Spagna passando da Andorra con una tappa di media montagna. E nella prima settimana della Vuelta a España 2017 sembrano quasi certi i traguardi a Castellòn in Catalunya, Cuenca e Alicante nella Comunità Valenciana, oltre alla settima tappa in quota a Cumbre del Sol, prima della frazione a Caravaca de la Cruz. Nella settimana successiva ancora arrivi in salita, come quello di La Pandéra che è stato anticipato dal quotidiano sportivo ‘AS’. Sempre in Andalusia traguardo a Coìn, poi altre salite a Sierra Nevada e Antequera.
Tre arrivi in salita, compreso l’Angliru, per decidere la Vuelta a España 2017
Dopo l’ultimo giorno di riposo (4 settembre) ci sarà l’unica cronometro individuale da circa 40 km a Logroño e successivamente la corsa arriverà nella regione Castilla y Leòn, con un traguardo a Villadiego prima del gran finale ancora in montagna con tre arrivi durissimi a Los Machucos, che è un traguardo inedito, Santo Toribio e il mitico Col de l’Angliru. Lì si deciderà la classifica prima della passerella finale a Madrid con una tappa per velocisti.