Vuelta a Espana 2014, la guida
Le tappe, i corridori, i favoriti, le anticipazioni, canali ed orari tv, streaming, social network: ecco tutte le notizie e le informazioni nella nostra guida alla Vuelta a Espana 2014 che parte sabato 21 agosto da Jerez de la Frontera.
Il percorso della Vuelta a Espana 2014
I corridori – 22 squadre e 198 corridori. Le formazioni invitate a completare il gruppo con le 18 WT sono Iam Cycling, Cofidis, Caja Rural e MTN Qhubeka. Per quest’ultima è il debutto in una grande corsa a tappe. Qualche curiosità: il corridore più vecchio è Sebastien Hinault con i suoi 40 anni e mezzo. Il più giovane è invece l’eritreo Merhawi Kudus della MTN, che ha compiuto vent’anni a gennaio. Il corridore con più presenze è Joaquim Rodriguez, alla sua 11° partecipazione. I corridori alla prima presenza alla Vuelta sono ben 62. La nazione più rappresentata è la Spagna con 28 corridori, ma a sorpresa Francia e Italia sono quasi allo stello livello. I francesi sono ben 27, gli italiani 25. Le nazioni rappresentate sono ben 34, tra cui anche Namibia (Craven) e Eritrea (Kudus, Berhane, Teklehaymanot). Al via ci saranno otto corridori che hanno già vinto almeno un grande giro (al Tour erano sette, al Giro sei), e ben 59 che hanno vinto almeno una tappa in uno dei tre grandi giri, a conferma della grande qualità della corsa.
La presentazione delle squadre.
Corridori e numeri di gara Vuelta Espana 2014
La Vuelta a Espana 2014 in tv e streaming – Anche per quest’anno niente Rai alla Vuelta. La corsa spagnola è in esclusiva su Eurosport fino alla prossima stagione. Dal 2016 poi i giochi si riapriranno e la Rai sembra intenzionata a riprendersi la corsa per offrire tutti e tre i grandi giri sulle proprie reti. Ma intanto quest’anno seguiremo la Vuelta su Eurosport, in Italia sulle piattaforme pay Mediaset Premium e Sky, ma visibile in chiaro nella versione tedesca sul satellite Astra. Naturalmente ci saranno tante occasioni di seguire la corsa in streaming. Un ottimo servizio è procyclinglive.com, un altro è livetv.sx/it.
Questa è la situazione dei quattro grandi. Ma poi c’è molto altro: c’è un Valverde che potrebbe passare la mano e fare da gregario a Quintana, ma potrebbe anche avere una reazione d’orgoglio. Ci sono i due corridori da podio del Giro d’Italia, Rigoberto Uran e Fabio Aru. Uran non si è praticamente più visto da allora, ma il colombiano ama fare così, nascondersi e poi uscire al momento giusto. Aru è caduto in Polonia, ma poi ha dato qualche buon segnale in montagna. Lo aspettiamo tra i protagonisti, anche se non bisogna dimenticare che sarà la prima volta per lui in due grandi giri nella stessa stagione. E poi i giovani Kelderman e Pinot, l’esperienza indomita di Evans, il tridente della Garmin con Martin, Hesjedal e Talansky, e ancora il ritorno di Gesink, i colombiani volanti Arredondo e Chaves. Davvero tanta, tanta qualità in questa Vuelta.
Per le poche volate indichiamo Nacer Bouhanni e John Degenkolb come punti di riferimento. Ci aspettiamo qualcosa da Guardini nelle prime tappe, e poi altri buoni sprinter come Matthews, Ferrari, Hutarovich, Hofland, Debuschhere, Pelucchi, Ciolek e Lasca. E naturalmente Peter Sagan, che oltre alle volate pure potrà puntare su diversi altri traguardi intermedi per portare a casa quella vittoria mancata al Tour e rifinire la condizione in vista dei Mondiali. Obiettivo questo che rincorrono anche Gilbert, Boonen, Cancellara, Tony Martin, tutti da seguire attentamente in chiave iridata.
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