É ancora tempo di fughe vincenti alla Vuelta a España 2018, ma soprattutto c’è di nuovo Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) in evidenza nella dodicesima tappa. Se mercoledì il siciliano si era limitato ad un’azione dimostrativa nella prima parte della tappa, oggi invece ha affondato dimostrando che la sua condizione cresce giorno dopo giorno anche se alla fine si è dovuto arrendere alla maggiore freschezza dei suoi compagni di fuga a cominciare dal francese Alexandre Geniez (Ag2r La Mondiale), primo sul traguardo.
Vuelta 2018, Herrada nuova maglia rossa prima di un trittico in montagna
Sono stati loro, insieme ad altri quindici attaccanti tra i quali c’erano anche Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e Valerio Conti ad animare la frazione che si concludeva al Faro de Estaca de Bares. Alle loro spalle il gruppo ha lasciato fare e così la fuga ha accumulato più di dodici minuti, con Nibali sempre attivissimo che nel finale ha anche provato a fare selezione prima di arrendersi pensando a quello che arriverà già da domani. Sul traguardo Geniez ha battuto di mezza ruota Dylan Van Baarle (Sky) e terzo si è piazzato Mark Padun (Bahrain-Merida), con Formolo sesto. Ma subito dopo per colpa di un addetto che si è messo colpevolmente in mezzo Van Baarle e Teuns hanno fatto un volo più spettacolare che doloroso. Giornata di gloria anche per Jesus Herrada (Cofidis) che anche se ha perso il treno giusto nel finale la nuova maglia rossa con 3’22” su Simon Yates (Mitchelton-Scott) e 3’23” su Alejandro Valverde (Movistar).
Il traguardo de La Camperona inaugura un weekend che cambierà la Vuelta 2018
Una classifica ancora fluida, ad una settimana e mezzo dalla fine della Vuelta 2018, destinata però a cambiare in questo lungo weekend dedicato alla montagna e che si concluderà domenica ai Lagos de Covadonga. Il primo appuntamento è domani, 7 settembre, con la Candás/Carreño – Valle de Sabero. La Camperona. I primi 90 chilometri serviranno a scaldare le gambe. Poi però comincia la prima ascesa di giornata, il Puerto de Tarna (13 km al 5,8%) che servirà per scremare il gruppo. E successivamente tocca a La Camperona: in tutto sono altri 8 km anche se in realtà quelli più difficili sono gli ultimi 3 con una pendenza sopra l’11% e alcuni tratti fino al 20% dove si potrà fare la vera differenza.