Alejandro Valverde (Movistar) fa terribilmente sul serio e lancia un messaggio chiaro a tutti quelli che puntano alla vittoria finale nella Vuelta a España 2018, ma anche a chi guarda con ottimismo in prospettiva del Mondiale su Strada di Innsbruck 2018. Nonostante i 38 anni il murciano è in grandissima forma e lo ha dimostrato vincendo alla grande la nona tappa della cosa spagnola con un’azione fa perfetto finisseur sul traguardo in leggera salita di Almadén battendo i due eterni piazzati Peter Sagan (BORA-Hansgrohe) e Danny Van Poppel (Lotto-NL Jumbo).
Vuelta 2018, Valverde sceglie i tempi giusti e Nizzolo è quinto
Dopo le fatiche e il grande caldo dei giorni scorsi sembrava che potesse essere la volta buona di nuovo per una fuga da lontano, quella con Tiago Machado (Katusha-Alpecin), Jorge Cubero (Burgos-BH) and Hector Saez (Euskadi-Murias), partiti molto presto e capaci di accumulare oltre 12 minuti di vantaggio. Un’azione che però nel finale è stata erosa dal gruppo, con Machado ultimo a mollare. Così è stato sprint anche se non per tutti perché ad esempio Elia Viviani (QuickStep Floors) si è staccato nel finale senza riuscire più a rientrare. Il primo a partire, ma troppo presto, è stato lo spagnolo Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida) che ha cercato di anticipare gli altri. Valverde invece ha scelto il momento giusto e per Sagan non c’è stato nulla da fare, con Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo) quinto e migliore degli italiani.
A La Covatilla il primo arrivo in salita vero per la Vuelta 2018
Con questa vittoria, la seconda nella Vuelta 2018, e i secondi di bonus guadagnati lo spagnolo si è anche portato a soli 37″ dal francese Rudy Molard (Groupama FdJ) che continua a guidare la classifica generale mentre non cambia nulla per gli altri, compreso Fabio Aru (UAE Team Emirates). Domani però, 2 settembre, primo vero esame per tutti al termine di una settimana e mezza vissuta a mille: è il giorno della Talavera de la Reina – La Covatilla (200,8 km), tappa di montagna vera. Nei primo 100 km ci sono il Puerto del Pico, l’Alto de Gredos (salita si 1^ Categoria) e il Puerto de Peña Negra che scremeranno il gruppo. Nel finale poi ci sono circa 9 km con una pendenza media del 7,5% e diversi tratti al 12% soprattutto nella parte centrale della salita che ridisegnerà le posizioni di vertice.