Il giorno di riposo arriva nel momento per Vincenzo Nibali, che ieri ha visto vacillare la sua maglia roja. E’ un Nibali che comincia ad accusare qualche scoria di una stagione lunga e difficile, sempre in prima linea a tutte le corse a cui ha partecipato. “Esprimo da 15 a 20 watt in meno rispetto al Giro d’Italia. Il Giro l’ho preparato alla perfezione, era il grande obiettivo stagionale. La Vuelta nella maniera opposta” spiega Nibali.
“Sono stato due mesi senza correre, il primo senza toccare la bici. Praticamente ho cominciato la preparazione a partire da zero ma correndo e i risultati non possono essere gli stessi” continua il capitano della Astana, che in questa stagione ha cominciato a correre già a gennaio al Tour San Luis ed accumula al momento la bellezza di 76 giorni di corsa.
“Due grandi giri nella stessa stagione sono un grande sforzo. Ora sono concentrato e non mi arrendo ma all’inizio della Vuelta non ero molto sicuro”. Nel programma che lo aspetta nei prossimi giorni, Pena Cabarga, Naranco e Angliru, Nibali trova dei buoni motivi di fiducia: “A Pena Cabarga sono arrivato secondo dietro a Rodriguez nel 2010. L’Angliru l’ho fatto nel 2011, arrivai quindicesimo, forse è la tappa più adatta per me. Il Naranco non è tremendo”.