Una doppia caduta che colpisce
Le cadute ormai sono diventate una spiacevole consuetudine nella Vuelta 2015, ma quelle della tappa di Cortals d’Encamp hanno un sapore particolare per Sergio Paulinho e Chris Froome anche per quello che hanno comportato dopo: un ritiro per il portoghese della Tinkoff-Saxo e una figuraccia per il vincitore dell’ultimo Tour de France.
Paulinho costretto al ritiro e Tinkoff attacca
La caduta di Sergio Paulinho non si è vista nelle immagini televisive, ma pare proprio che ancora una volta sia colpa proprio di una moto dell’organizzazione, in particolare quella della tv spagnola, ad averlo urtato. La notizia è arrivata con un messaggio postato dalla sua squadra che ha spiegato l’accaduto: “Che ci crediate o no un altro dei nostri corridori è finito all’ospedale, questa volta con 17 punti di sutura. Sto pensando di ritirare la squadra dalla Vuelta. Dobbiamo boicottare l‘ASO per questo. Non ci pagano alcuna ricompensa per lo spettacolo offerto e in gara danneggiano i nostri corridori”. Dopo il caso Sagan, adesso è guerra aperta.
Froome usa parole pesanti
Decisamente diverso l’incidente nel quale è incorso Chris Froome. Nella prima discesa di giornata il britannico è scivolato da solo prendendo una brutta botta al ginocchio e nella foga di recuperare si è messo ad insultare una moto della televisione spagnola che lo stava riprendendo evidentemente troppo da vicino. Prima ha fatto segno di spostarsi, poi non contento ha pro uncinato una bestemmia che in Spagna e nel resto del mondo non hanno capito, ma in Italia abbiamo sentito tutti perché l’ha detta nella nostra lingua.