Davide Formolo carico: sognare il Mondiale è lecito?
I grandi giro come la Vuelta 2018, che sta per cominciare e che tra due giorni potrà già dire la sua con la prima cronometro individuale a Malaga, non servono solo a fare classifica. Sono motivo di riscatto, rivalsa, conferma. Oppure sono una grande vetrina, per manifestazioni e sogni più importanti. Se la si vede in questo senso, la Vuelta sarà importante per tutti gli italiani. Sarà importante per Vincenzo Nibali, che ha voglia di ripartire dopo l’infortunio rimediato al Tour de France; ma anche per Fabio Aru, che dopo il ritiro al Giro d’Italia ha voglia di riscattare una stagione fallimentare. E chissà se non sia importante anche per Davide Formolo – già osservato dal CT Davide Cassani – che sogna il Mondiale. L’italiano è carico e ha voglia di far bene in Spagna. Sognare è lecito?
Davide Formolo sarà il capitano della Bora-hansgrohe
“Sarà corsa dura dall’inizio. Nella seconda settimana ci sono 3-4 giorni abbastanza semplici e il finale è tremendo. Quella di Andorra sarà una tappa corta e molto intensa”. un commento certamente molto sintetico, ma che l’idea di quanta consapevolezza ci sia, da parte del veneto, alla vigilia della partenza in Spagna.
Davide Formolo sarà il capitano della Bora-hansgrohe, e viene da una stagione positiva ma non spettacolare. I margini per migliorare e la sfortuna non è mancata, dunque si può sperare. Il ciclista veneto ha corso bene anche al Giro d’Italia, ma è mancato l’acuto vincente per ottenere più visibilità di quella che merita. La Vuelta può essere la manifestazione giusta per riscattarsi e fare ancora meglio.
Le ambizioni di Formolo e il sogno chiamato Mondiali di Innsbruck
Il sogno, inutile negarlo, si chiama Mondiali di Innsbruck. Il CT Davide Cassani l’ha già notato, ma ci sarà bisogno di un’ottima prestazione alla Vuelta se vuole far parte del team.
“Spero sia la volta buona. Sarebbe ora. Io mi auguro di sì e ci credo, mi sono allenato bene e devo dimostrare di andare più forte degli altri. Dopo il Giro d’Italia ho tirato dritto fino allo Slovenia. Poi ho fatto circa una decina di giorni di riposo e il campionato italiano è stato in pratica il mio ritorno in bici. Sono stato dieci giorni sullo Stelvio prima del Giro di Polonia e dieci giorni dopo. Come mi dicevo mi sono allenato bene, sono pronto per la Spagna”, ha detto alla Gazzetta dello Sport. L’obiettivo è vincere almeno una tappa. E Cassani? “Davide Cassani mi ha detto che mi guarda”.