Allenamenti in quota per stupire
Ci credeva talmente che nel mese di luglio, invece di godersi un po’ di vacanza, quando ha saputo che la sua MTN-Qhubeqa l’avrebbe portato alla Vuelta 2015 e non soltanto per fare una gita Kristian Sbaragli è andato a svolgere anche una serie di allenamenti in quota a Livigno per non lasciare nulla al caso e arrivare pronto all’appuntamento con la corsa a tappe spagnola.
Una dedica speciale per la vittoria
Ecco perché oggi il più felice di tutti questi sacrifici è proprio il 25enne empolese: “Questo è sogno che diventa realtà – ha detto dopo la premiazione a Castellòn – anche perché ci provavo da un po’ ma finalmente è successo. Una grande vittoria per me, per la mia squadra ma anche per tutta l’Africa”. Sbaragli infatti non ha mai nascosto di aver firmato per la MTN anche perché attratto dal progetto sudafricano e ora sta ripagando la fiducia a suon di risultati: “Oggi mi sono detto che dovevo provarci, o questa volta oppure mai più, ho spinto molto ed é andata bene. Vincere una tappa in una grande giro è il sogno di ogni professionista e ringrazio la mia ragazza (Camilla, ndb) e la mia famiglia che oggi erano qui al mio fianco”.
Tre anni tra i professionisti
Professionista dal 2013, una vittoria proprio quell’anno al Tour of Korea, Sbaragli già alla fine della passata stagione ha avuto diverse offerte sia da Professional italiane che da squadre di Pro Tour ma ha preferito continuare con la squadra che gli ha dato fiducia puntando su di lui quando ancora non era nessuno tra i professionisti. Alla fine ha avuto ragione lui che ha come idolo assoluto Marco Pantani.