La sfortunata stagione di Fabio Aru continua a portare i suoi esiti negativi. Il ciclista italiano ha rimediato una bruttissima caduta: tante ferite e soprattutto molta paura per il ciclista che, poi, ha iniziato a inveire contro la sua bici. A freddo, Aru si è scusato per le sue reazioni, ma la paura e l’adrenalina sono stati molti. Dopo l’abbandono prematuro al Giro d’Italia e le prestazioni non eccellenti offerte, fino ad ora, alla Vuelta, la caduta di Fabio Aru è un ulteriore altro tassello in quella che sicuramente è la stagione peggiore della sua carriera.
La caduta di Fabio Aru a 9 chilometri dal traguardo
Non si ferma la sfortuna per Fabio Aru, in quella che senza dubbio è la stagione più negativa della sua carriera. I commenti negativi, il ritiro prematuro dal Giro D’Italia, i dubbi del CT Cassani. A tutto ciò si è aggiunta la caduta di Fabio Aru, arrivata a 9 chilometri dal traguardo del Balcon de Bizkaia.
Nonostante le ferite, Aru si è rimesso in sella e – scortato da Ravasi e Bystrom – è riuscito a raggiungere il traguardo, pur con 14 minuti e 14 secondi di distacco dal vincitore, Michael Woods.
Le dichiarazioni nel post gara e le scuse del ciclista
La caduta di Fabio Aru non ha certamente avuto i suoi esiti positivi nel ciclista, che ha rimediato tante ferite nella parte bassa della schiena e nel gluteo. Le immagini, che raffigurano la sua tuta lacerata, sono palesi. La reazione immediata, anche. Proprio per quest’ultima, Aru ha deciso di scusarsi.
Queste le sue parole: «La sfortuna sembra davvero non volermi abbandonare. Ho picchiato violentemente il gluteo e la parte bassa della schiena, ho poteva anche andare molto peggio. Mi spiace per la reazione che ho avuto, ma l’adrenalina e lo spavento – perché mi sono spaventato davvero – hanno avuto il sopravvento. Adesso vediamo come passerà la notte, poi domattina faremo il punto con lo staff medico e tecnico della squadra».