La Vuelta 2018 si sta facendo sempre più difficoltosa per Vincenzo Nibali. Lo Squalo dello Stretto continua a soffrire per i dolori alla schiena e – allo stesso tempo – il ritardo accumulato rispetto alla maglia rossa continua ad aumentare. Dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi, dopo il capitano della Bahrain Merida ha dichiarato di aver sofferto nelle prime tappe ma di non voler mollare, il clima si è fatto più teso nelle ultime ore. Il siciliano vuole essere lasciato in pace; qualche quotidiano ha male interpretato le sue parole e Brent Copeland è dovuto intervenire per mettere fine ai dubbi sul rinnovo.
Vincenzo Nibali vuole essere lasciato in pace
Dieci giorni, non di più Sono quanti ne chiede Vincenzo Nibali, che è tornato a parlare alla fine della quinta tappa. Il suo ritardo è cresciuto fino a oltre 13 minuti e – nonostante fosse da aspettarselo – la preoccupazione generale è tanta.
Ma Vincenzo Nibali vuole essere lasciato in pace: “sto meglio, un’altra giornata ancora. Andiamo avanti. Nelle prime due ore ho cercato anche di andare in fuga. Ero lì davanti, ma non ci sono riuscito. Vorrei essere lasciato in pace per una decina di giorni“.
Brent Copeland tranquillo e a favore del ciclista
Per cercare di spegnere sul nascere qualsiasi tensione in casa Bahrain Merida, dopo il fraintendimento da parte di qualche quotidiano (a seguito di traduzioni sbagliate o mal riportate), è intervenuto direttamente Brent Copeland. Il recupero completo è difficile, ma più che possibile. Si va, allora, avanti senza fretta.
Queste le sue parole: “Vincenzo è in crescita, sulla strada giusta. Vedrete che arriva dove vuole arrivare. E dove pure noi vogliamo che arrivi. I segnali sono positivi. Lo sfogo? Credo sia da capire. Vincenzo è un campione, intuisce che non può vincere e reagisce così. Vede gli altri che vanno più forte e questo non gli fa piacere. Magari pure il caldo tremendo lo innervosisce. I nostri sponsor si sono allarmati. Siamo in fase di rinnovo contrattuale e questa preoccupazione, il dubbio di non tornare come prima, ha avuto ripercussioni negative. Però dubbi non ce ne sono: Nibali torna come prima, eccome. Credo che sia stato un sito inglese a fare una traduzione imprecisa, che ha creato confusione. L’arrivo di domenica alla Covatilla è troppo presto, però credo che nella terza settimana potrà fare bene. Pretendere da lui di più ora sarebbe esagerato. Si va avanti senza fretta”.
Le parole del dottor Emilio Magni
A chiudere, definitivamente, la questione dopo le dichiarazioni da parte di Brent Copeland è stato il dottor Emilio Magni. Dalle sue parole è trapelato abbastanza ottimismo, soprattutto derivante dal fatto che – dopo le primissime tappe – inizia ad esserci una ripresa da parte del siciliano.
Queste le parole del dottor Emilio Magni: “Vincenzo sta benino, mi ha riferito che nelle prime due ore e mezzo di tappa non aveva nulla. Nel finale, qualche fastidio all’emitorace destro. Ma una cosa accettabilissima. Si prosegue sulla strada tracciata. Siamo in linea perfetta. Sapevamo che nella prima settimana, cioè questa, c’era da soffrire come cani. Nella seconda ci dovrebbe essere un miglioramento e la situazione dovrebbe essere buona dalla terza, nella quale è previsto anche un giorno di verifica“.