Tour de France, ritirati e acciaccati

La dura legge del Tour de France. Dopo appena due giorni di corsa sono già tanti i corridori che si sono dovuti fermare o stanno facendo fatica a proseguire. Naturalmente Mark Cavendish, ritirato dopo la prima tappa per la caduta da lui provocata. Ieri invece si è fermato Sacha Modolo. Il velocista della Lampre era il corridore italiano più atteso per gli arrivi allo sprint, soprattutto dopo la bella vittoria al Tour de Suisse. Invece il suo Tour de France è finito subito. Sacha si è fermato ieri a 30 km dall’arrivo. Il medico della Lampre, il dottor Beltemacchi ha diagnosticato per il corridore i sintomi di un’infezione virale subacuta, fortemente debilitante. 

Grande delusione ovviamente per Modolo: “Provo una grande delusione: non avere la possibilità di ripagare la fiducia della squadra, degli sponsor e dei compagni è molto brutto. Ho deluso ovviamente anche le mie aspettative per un appuntamento che sognavo: ho provato a tenere duro, ma non è bastato”.

Giornata difficile anche per Lieuwe Westra, l’olandese compagno di squadra di Nibali. Westra è il più malconcio tra i corridori caduti ieri, con un forte colpo al torace. Ha finito la tappa con dieci minuti di distacco e sta stringendo i denti per continuare. Molto sfortunato anche Ale Petacchi. Sabato è stato punto da una vespa che gli ha provocato una forte reazione allergica. Petacchi è arrivato tra gli ultimi sia sabato che ieri, ma sta continuando.

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