All’interno classifiche, video e 8 interviste – Arriva un giorno di gloria per la Tinkoff orfana di Contador. A Risoul, seconda e ultima tappa alpina, è Rafal Majka a centrare la vittoria con una grande scalata finale dopo una fuga da lontano. Nibali controlla ed attacca a 4 km dall’arrivo, con un sorprendente Peraud a ruota. Cede Valverde, ora braccato in classifica da tutti i francesi e da Van Garderen che sperano di buttarlo giù dal podio.
Lautaret, Izoard e l’arrivo in quota di Risoul erano nel menu di questa seconda giornata sulle Alpi. Un piatto invitante, ma con una classifica in ballo solo dal secondo posto in giù. Ed in effetti la corsa c’è stata solo per i piazzamenti. Nelle prime battute si è scatenata la bagarre, con il gruppo che si è spezzato in due parti, prima poi di lasciar partire una fuga di 17 corridori: Thomas e Nieve (Sky), Kruiswijk (Belkin), Gautier (Europcar), Roche e Majka (Tinkoff Saxo), Sagan e De Marchi (Cannondale), Moinard (BMC), Serpa (Lampre), Rodríguez (Katusha), Edet e Taaramae (Cofidis), Herrada (Movistar), Yates (Orica), Riblon (Ag2r), Timmer (Giant Shimano).
I fuggitivi hanno preso un passo tranquillo, la Astana si è regolata di conseguenza in testa al gruppo e la tappa è così proseguita nella noia nella lunga scalata al Lautaret dove Rodriguez ha preso i suoi punti per la maglia a pois. E’ servita la NetApp per ravvivare un po’ la corsa: nella lunga discesa dal Lautaret i gregari di Konig hanno cominciato ad alzare i ritmi, continuando anche nella prima parte dell’Izoard. La fuga ha così visto scendere rapidamente i cinque minuti a cui era arrivata, rimettendo così in discussione il successo di tappa. Al Gpm dell’Izoard Rodriguez e compagnia sono passati con tre minuti, e il vantaggio è precipitato ancora nella difficile discesa verso Guillestre, passando nel paesaggio lunare della leggendaria Casse Deserte. La Ag2R ha infatti deciso di attaccare in discesa, probabilmente per mettere in difficoltà Pinot, che pur scarabocchiando qualche curva ha reagito e tenuto botta. Al termine della fase più tecnica della discesa i primi della classifica si sono ritrovati tutti assieme, e nel falsopiano verso la salita finale il gruppo si è notevolmente rinfoltito, con la AG2R che ha proseguito la sua azione.
I fuggitivi così hanno iniziato i 12 km di salita finale verso Risoul, salita pedalabile, con solo un minuto di vantaggio. Davvero poco. De Marchi si è lanciato con determinazione all’attacco, ma presto è stato superato da Rafal Majka. Il polacco ha sciorinato una prestazione formato Giro d’Italia, pedalando con classe da gran scalatore i 12 km di Risoul.
Gli ultimi gregari della AG2R si sono spesi nella prima parte di salita, con Rui Costa (Lampre) e Van den Broeck (Lotto) che hanno già dovuto mollare il gruppo dei migliori e le residue ambizioni di classifica. Un Tour davvero deludente per entrambi. Rolland (Europcar) ha aperto le danze degli scatti nel gruppo dei migliori, a 4 km dall’arrivo, ma con poca efficacia. E allora ci ha pensato Nibali, rimasto presto senza compagni, a fare il suo solito spettacolo finale. Ma non è stato un one man show, perchè a sorpresa è sbucato Peraud (AG2R) a legittimare il grande lavoro della squadra. Il francese si è riparato alla ruota della maglia gialla, restando agganciato ai tentativi di cambio di ritmo del padrone del Tour. Una prova davvero inaspettata.
Dietro Valverde (Movistar) è andato in difficoltà ed è stato attaccato dagli altri uomini di classifica, che hanno provato a spostarlo dal podio. Pinot (FDJ) e Bardet (AG2R) hanno attaccato con veemenza e anche Van Garderen (BMC) ha reagito con un redivivo Schleck (Trek). Davanti Majka non ha avuto nessuna flessione nonostante la lunga fuga e il dispendioso attacco di ieri. Davvero una scalata di altissimo spessore quella del polacco, salito quasi ai ritmi di Nibali e Peraud, che hanno chiuso a 24” e 26”. Pinot, Bardet e Van Garderen sono arrivati a 50”, mentre Valverde, superato anche da Ten Dam (Belkin) e da Konig (NetApp) ha pagato molto, 1’24”, insieme a Zubeldia (Trek) e a un Rolland che nonostante le fatiche del Giro resta ancora a galla nella top ten.
Molto più indietro un opaco Mollema, per non parlare di Rui Costa, Van den Broeck e Porte.
La classifica si allunga ancora per Nibali, con Valverde ormai oltre i 4 e mezzo, ma si accorcia terribilmente dietro allo spagnolo. La corsa al podio è apertissima dietro a Nibali, con cinque corridori in un minuto e mezzo, ed ancora Pirenei e crono da pedalare. Potremmo dire una lotta tra poveri, visto il livello abbastanza basso a cui si corre dietro al dominatore della corsa e pensando che questo è il Tour de France, la corsa più importante del mondo.
La caduta di Devenyns – Nella discesa dell’Izoard, Dries Devenyns è caduto pesantemente. “C’era una piccola roccia sulla strada in una curva, non sono riuscito a vederla e sono caduto”. Il corridore della Giant ha riportato una commozione cerebrale, una frattura alla scapola e diverse contusioni e lussazioni.
LE INTERVISTE
Vincenzo Nibali: “Dalla macchina mi hanno detto di partire se avevo qualcosa nel serbatoio. Ho sentito che guadagnavo su Valverde. Peraud è rimasto sempre a ruota e poi ha fatto la volata, questo è il ciclismo suppongo! In ogni caso Majka ha meritato la sua vittoria, sono contento per lui, ma non l’ho lasciato. Quando ho accelerato aveva già un buon vantaggio, il mio obiettivo era di guadagnare su Valverde. Questa vittoria di Majka mi fa pensare che è possibile fare Giro e Tour insieme. Io l’ho fatto quando ero molto giovane, ora sono cresciuto. La mia sfida per il prossimo anno potrebbe essere quella di fare Giro e Tour, ma dovremmo ancora parlarne con la squadra, ma non escludo di poter fare sia Giro che Tour l’anno prossimo. Non vedo perchè la mia vittoria al Tour debba essere meno preziosa con l’assenza di Froome e Contador. Tinkov ha detto che Contador sarebbe stato in giallo senza la caduta. Ho guadagnato terreno in parti importanti della corsa. Gli incidenti sono parte delle corse. Io ho lavorato duramente, sono venuto qui in buona forma per combattere. L’anno scorso ho vinto il Giro e sono arrivato secondo alla Vuelta ed ho battuto quasi sempre Froome e Contador negli scontri diretti”
Alejandro Valverde: “Sono ancora secondo ma è un peccato. A tre km dalla fine Pinot mi ha colpito involontariamente al cambio con la sua ruota anteriore. Ho dovuto continuare con la moltiplica più grande perchè con quella piccola non riuscivo più ad andare bene. Era il mio giorno migliore come sensazioni. Nibali è il più forte in assoluto, gli altri sono tutti vicini. Ieri ho guadagnato qualcosa, oggi l’ho perso, dobbiamo continuare a lottare”
Thibau Pinot: “La cosa importante era di non perdere tempo. E’ stato il mio giorno peggiore in questo Tour, avevo le gambe un po’ rigide. Ma alla fine sono contento. E’ un bene che ci sia equilibrio dietro a Nibali, altrimenti sarebbe un Tour noioso. Sapevo che gli AG2R conoscevano bene la discesa, si erano allenati spesso qui, ma non ho perso terreno su di loro ed è buon segno per me”
Philippe Mauduit, Ds Tinkoff: “La strategia era di andare in fuga con Roche e Majka, che infatti si sono inseriti. Roche poi ha lavorato duramente per far prendere vantaggio alla fuga, mentre Majka si è salvaguardato per il finale. Nel finale Majka era ancora brillante dopo una giornata molto lunga tutta in fuga. E’ una grande giornata per lui e per la squadra”
Romain Bardet: “Siamo rimasti cauti nelle prime due settimane, ma oggi abbiamo capito che c’era l’occasione di fare qualcosa. Non abbiamo attaccato contro Pinot, ma contro tutti gli avversari. Anche contro Valverde e Van Garderen. Non pensavo che Valverde si staccasse nel finale, ma improvvisamente si è fatto da parte. Dall’inizio del Tour è la giornata che ho più apprezzato. L’anno scorso sono andato forte nella terza settimana, spero sia così anche quest’anno”
Frank Schleck: “Mi sento bene, sono molto soddisfatto. Ho fatto un sacco di lavoro durante il periodo in cui non ho corso, ho una solida base. Ho seguito il primo attacco ma alla fine mi è mancato qualcosa. Sono orgoglioso del Tour che sto correndo, sono tornato da solo 5 o 6 mesi, non è facile compensare l’anno e mezzo in cui non ho corso.”
Laurens Ten Dam: “Gli ultimi due giorni sono stati buoni per me. Ora sono nella top ten e i Pirenei stanno arrivando. Spero di mantenere la forma, l’anno scorso gli ultimi giorni erano di troppo per me, spero che stavolta vada meglio”
Bauke Mollema: “A circa 4 km dalla vetta ho dovuto lasciarli andare e proseguire con il mio ritmo. E’ deludente, sono ancora settimo, non è buono per la mia classifica. Ho avuto la sensazione di non essere così forte come ieri. Questa non è la posizione che volevo avere in un arrivo in salita del Tour de France”
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 5:08:27
2 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:24
3 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:26
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:00:50
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:00:54
7 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:01:01
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:07
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:01:20
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:24
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar
13 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 0:02:18
14 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:02:34
15 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:02:37
16 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:02:40
17 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:02:44
18 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:03:09
19 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
20 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:20
21 Simon Yates (GBr) Orica Greenedge 0:03:25
22 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:03:31
23 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:03:57
24 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida 0:04:46
25 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:04:59
26 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
27 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:05:16
28 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:06:17
29 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:06:37
30 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky
Classifica generale
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 61:52:54
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:04:37
3 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:50
4 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:05:06
5 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:05:49
6 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:08:33
8 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:09:32
9 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:10:01
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:10:48
11 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:11:02
12 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:11:10
13 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida 0:12:57
14 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:14:37
15 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:16:03
16 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:19:12
17 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:19:24
18 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:20:18
19 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:21:00
20 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:21:04
21 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:22:30
22 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:23:59
23 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:32:55
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:39:12
25 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:41:28
26 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:45:33
27 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:48:00
28 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:49:03
29 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:50:17
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:52:08′.