Il Tour de France 2019 gioca d’anticipo e verrà presentato giovedì 25 ottobre, sei giorni prima che nasca ufficialmente il Giro d’Italia 2019 (mentre per la Vuelta a España dovremo attendere ancora qualche settimana). Ma già adesso tra conferme e indiscrezioni siamo in grado di fare un quadro del percorso che sceglierà il successore di Geraint Thomas sul gradino più alto del podio a Parigi, con una corsa che si annuncia molto equilibrata.
Tour de France 2019, nella prima settimana l’arrivo a La Planche des Belles Filles
Da mesi sappiamo che Le Grand Départ sarà a Bruxelles per omaggiare il cinquantenario dalla prima vittoria di Eddy Merckx in Francia: prima tappa il 6 luglio per velocisti, lunga 192, e seconda con una cronosquadre sempre nella capitale belga di 28 km. Lunedì 8 luglio altro traguardo per velocisti a Epernay, poi arrivi a Nancy e Colmar per passisti veloci e primo vero esame l’11 luglio a La Planche des Belles Filles, traguardo sul quale nelle ultime due occasioni hanno vinto Vincenzo Nibali e Fabio Aru. E sarà probabilmente questa la tappa con tratto al 24% che gli organizzatori di ASO avevano in parte svelato durante l’estate. La fine della prima settimana piena sarà prima a Saint Etienne e nel giorno della festa nazionale, il 14 luglio, a Brioude, paese natale di Romain Bardet.
Pirenei (con il Tourmalet) e Alpi con tre tappe difficili prima di Parigi
Nella seconda settimana finalmente i Pirenei che il prossimo anno precederanno le Alpi. Dopo la tappa di Tolosa, le indiscrezioni parlano di un traguardo ai 2115 metri del Col du Tourmalet, una delle salite mitiche al Tour, seguito da un arrivo a Pau (potrebbe essere una cronometro individuale) e da un altro in quota sull’inedita salita di Prat-d’Albis sopra Foix, dove nel 2017 vinse Warren Barguil. L’ulrtima settimana si aprirà a Nîmes forse con una cronometro (e a quel punto salterebbe quella di Pau), prima di arrivare in Savoia. Dopo una tappa intermedia a Gap, tre giorni di fuoco con arrivi in quota a Valloire (probabili il Col du Galibier e il Col du Télégraphe), Tignes e ai 2300 metri di Val Thorens per una tappa che potrebbe essere cortissima, meno di 70 km. Infine la passerella di Parigi il 28 luglio.