Se i primi cinque giorni del Tour de France 2018 saranno dedicati soprattutto ai velocisti,. da metà della prima settimana piena finalmente cominceranno ad entrare in azione anche gli uomini di classifica, soprattutto quelli che usciranno peggio dalla cronosquadre di Cholet.
12/07 Sesta tappa Brest-Mûr de Bretagne Guerlédan (181 km)
Il terzo giorno in Bretagna propone una frazione decisamente interessante perché se per 160 km non succederà nulla se non una fuga da lontano, nel finale in compenso c’è per due volte la scalata del Mur de Bretagne, con una pendenza media del 6,9% e soprattutto gli ultimi mille metri che presentano pendenze al 10%. Gli uomini di scatto, come Julian Alaphilippe (QuickStep Floors) oppure Alejandro Valverde (Movistar) sembrano favoriti.
Tour de France 2018, a Chartres e Amiens spazio per i velocisti
13/07 Settima tappa Fougères – Chartres (231 km)
Sarà la tappa più lunga, ma anche tra le più facili di questo Tour 2018 visto che sul percorso c’è solo un GPM di 4^ Categoria e per il resto la variabile è costituita esclusivamente dal vento.
14/07 Ottava tappa Dreux – Amiens Métropole (181 km)
Vale lo stesso discorso del giorno precedente anche se ci sono 50 chilometri in meno da affrontare e le salite sono due, entrambe di 4^ Categoria. Considerando però che saremo già all’ottavo giorno di corsa e che le fatiche vere devono ancora arrivare, se dovesse partire un’azione da lontano ben assortita questa è una delle classiche tappe in cui può anche andare a buon fine.
Il Tour 2018 arriva a Roubaix, mai così tanto pavé nella corsa a tappe
15/07 Nona tappa Arras Citadelle – Roubaix (156,5 km)
Cominciate a segnarla sul vostro personalissimo taccuino perché sono molti gli uomini di classifica a temere le insidie del pavé francese e che quindi hanno fatto ricognizioni accurate e preventive. Verranno percorsi 15 settori di acciottolato e tra questi anche alcuni mitici della Parigi-Roubaix come Mons-en-Pévèle e il finale sarà lo stesso della Classica di primavera senza però il Carrefour de l’Arbre. facile immaginare che qui Peter Sagan (BORA-Hansgrohe) possa fare la differenza, anche se non si tratta della corsa di un giorno.