Ne arriveranno altri da qui al traguardo finale di Parigi, ma il primo esame per Fabio Aru (Astana) al Tour de France 2017 è andato bene. Nonostante la squadra lo abbia lasciato da solo già sulla prima salita di giornata, anche perché c’era da assistere Jakob Fuglsang, il sardo in maglia gialla non è mani andato in crisi e ha saputo contenere tutti gli attacchi nella terza tappa del Tour de France 2017 vinta a Foix da Warren Barguil (Team Sunweb) in maglia a pois e nel giorno della festa nazionale francese su Nairo Quintana (Movistar) e Alberto Contador (Trek Segafredo) che hanno tolto gli abbuoni a Mikel Landa (Team Sky) piazzatosi a 2”.
Tour de France 2017, tra Landa e Froome chi comanda?
La seconda tappa pirenaica al Tour de France 2017 è stata quella della resurrezione per chi fino ad oggi ha deluso, come Contador e Quintana, ma anche quella del rimescolamento delle carte in casa Sky. Quando Landa è partito insieme a Contador sul primo GPM sembrava un’azione che anticipava lo scatto di Chris Froome e invece il basco ha tirato dritto arrivando molto vicino, ad un certo punto, alla maglia gialla senza mai rallentare per attendere il suo capitano. Una situazione che forse si chiarirà nei prossimi giorni ma potrebbe giocare a vantaggio di Fabio Aru. Lui intanto ha risposto ai (pochi) attacchi portati dal britannico e da Romain Bardet (Ag2R La Mondiale) che così rimangono alle sua spalle.
Quattordicesima tappa del Tour de France 2017, a Rodez arrivo su un muro
L’addio del Tour de France 2017 ai Pirenei sarà con la quattordicesima tappa, Blagnac – Rodez di 181 km. Nei primi 100 non succederà praticamente nulla se non la molto prevedibile fuga di giornata che potrebbe richiamare diversi atleti rimasti a secco fino ad ora. La seconda parte però nasconde alcune insidie a cominciare dal GPM di terza categoria di Côte du viaduc du Viaur ai -50 e Côte de Centrés ai -36. Non è tutto, perché l’arrivo è in cima alla Côte de Saint-Pierre, muro di 500 metri al 10% che si adatta più agli scattisti.