La nona tappa del Tour de France 2017 prometteva di rivoluzionare la classifica e in effetti tra attacchi incidenti meccanici e cadute è successo di tutto e da qui alla fine sarà una lotta a tre: Chris Froome (Team Sky), Fabio Aru (Astana) e Romain Bardet (Ag2R La Mondiale) anche se a Chambéry la vittoria è andata a Rigoberto Uran (Cannondale Drapac) per questione di centimetri su Warren Barguil (Team Sunweb). Ma prima era successo di tutto, compresa la drammatica caduta di Richie Porte (BMC) nella discesa del Mont du Chat che ha cancellato l’australiano dalla rincorsa al podio coinvolgendo anche Daniel Martin, ma anche l’attacco di Aru a Froome quando la maglia gialla ha avuto un problema meccanico nella scalata alla salita finale.
Tour de France 2017, sul Mont du Chat succede di tutto
Passione e dramma quindi al Tour de France 2017, con un copione fin troppo perfetto. Se gli uomini di classifica nel finale non si fossero dati battaglia forse qualcuno degli attaccanti di giornata tra i quali c’erano proprio Barguil ma anche la coppia della Trek Segafredo formata da Jarlison Pantano e Bauke Mollema sarebbero arrivati in fondo. E invece salendo verso il Mont du Chat non appena Froome ha lamentato un problema alla bici c’è stato lo scatto di Aru che però non è stato aiutato dagli altri nonostante fossero tutti lì e così nel giro di qualche centinaio di metri la maglia gialla è rientrata. In discesa poi lo scatto di Bardet ad inseguire Barguil e soprattutto il volo di Porte che è uscito male da una curva e si è capottato con conseguenze pesanti. Nel finale poi il gruppettino con i big sopravvissuti ha riacciuffato Bardet e Uran si è imposto di giustezza, con Froome terzo. Il britannico in classifica ha ora 18” sul nostro Fabio, 51” su Bardet e 55” su Uran mentre Nairo Quintana (Movistar) ha perso più di un minuto e viaggia a 2’13” e Alberto Contador (Trek Segafredo) a Chambéry ha chiuso ad oltre 4′ dai migliori.
Geraint Thomas, Mori e Gesink caduti e ritirati al Tour de France 2017
Ma la nona tappa del Tour de France 2017 è stata anche caratterizzata anche da altre cadute e ritiri importanti, come quello di Geraint Thomas (Team Sky). Il gallese, prima spalla di Froome, nella discesa del Col de la Biche è volato a terra a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia e a causa di un problema alla clavicola, probabilmente fratturata, è dovuto abbandonare. Lo stesso destino però è toccato anche a Manuele Mori (UAE), Robert Gesink (Lotto NL-Jumbo), protagonisti nella prima settimana di diversi attacchi, compreso quello di ieri. E domani finalmente si riposa.