Se mai qualcuno avesse nutrito dubbi sullo stato di forma del Team Sky al via del Tour de France 2017 è bastato il cronoprologo di Düsseldorf per chiarire molto, se non tutto, in una giornata caratterizzata dalla pioggia e dai colpi di scena clamorosi come la devastante caduta di Alejandro Valverde che si é già dovuto ritirare. Prima maglia gialla è Geraint Thomas, sfortunatissimo al Giro d’Italia 2017 ma che si è rifatto con gli interessi volando i 14 km iniziali chiusi in 16’04”, con 5” sullo svizzero Stefan Küng (BMC) e 7” sul compagno di squadra Vasil Kiryienka.
Tour de France 2017, Froome scappa sugli altri big e Valverde si ritira
Il vincitore morale nella prima tappa del Tour de France 2017 però è Chris Froome, favorito numero uno per la vittoria finale. Mentre altri big come Richie Porte (BMC) hanno preferito non rischiare sull’asfalto fradicio della città tedesca, il campione in carica si è preso molti rischi chiudendo a 12” dalla testa, appena dietro all’azzurro Matteo Trentin (QuickStep Floors) che ha concluso quinto. Il britannico così in un colpo solo ha già guadagnato 35” a Porte, 36” a Nairo Quintana (Movistar), 39” a Romain Bardet (Ag2R la Mondiale), 40” a Fabio Aru (Astana) che comunque ha andato bene, 42” ad Alberto Contador (Trek Segafredo). Tolto Froome quindi tutti gli altri sono vicinissimi, ma intanto lui si è già portato avanti. In più la Movistar ha da subito perso Valverde che affrontando una curva è caduto andato a sbattere violentemente sulle transenne ed é stato portato via da un’ambulanza.
Seconda tappa del Tour de France 2017, a Liegi arrivo per velocisti
La prima tappa in linea del Tour de France 2017 porterà il gruppo dalla Germania al Belgio: è la
Düsseldorf-Liegi, anche se l’arrivi e l’avvicinamento al traguardo sono molto diversi dalla classicissima di Primavera. Una frazione decisamente dedicata alle ruote veloci con due sole salite di 4^ Categoria, la Côte de Grafenberg nei primi chilometri e nel finale la Côte d’Olne (1,3 km con pendenze medie del 4,7%) che si concluderà ad una ventina di chilometri dal traguardo prima di una rapida discesa e del veloce avvicinamento allo sprint. Unica preoccupazione per gli uomini di classifica sarà quella di evitare le cadute.