I primi quindici giorni del Tour de France 2016 sono serviti a Fabio Aru per prendere confidenza con un ambiente e avversari che in gran parte non conosceva a questi livelli, ma ora il capitano dell’Astana è pronto per fare il salto di qualità che lo possa portare ai margini del podio a Parigi e magari anche più vicino al sogno. Il giorno di riposo gli è servito anche per fare il punto della situazione e promettere che ci proverà fino in fondo perché se è vero che riparte dalla decima posizione in generale, in realtà la classifica è molto corta.
Tour de France 2016, Fabio Aru ci vuole provare
Un’idea su quello che può succedere, Fabio Aru se l’è già fatta: “Mercoledì ci sarà già battaglia, ma io mi sento bene e soprattutto sono uscito indenne dalle prime due settimane di corsa. Sento di avere la voglie e le energie per provare a fare qualcosa, anche se non so ancora dove e quando”. Il 26enne sardo è convinto che il meglio debba ancora arrivare e che almeno fino a sabato ci saranno tante sorprese tra gli uomini di classifica.
Fabio Aru ha già messo nel mirino la cronoscalata del Tour de France 2016
Aru non si nasconde di dover fare ancora esperienza, quella che gli mancava al Tour de France quando è partito il 2 luglio scorso e che sta maturando giorno dopo giorno. L’ideale sarebbe provare a vincere almeno una tappa (“se ci sarà l’occasione per provarci, non mi tirerò indietro”) e da qui a Prigi ci saranno almeno due arrivi molto duri, più la cronoscalata di Mégeve: “Quello sarà un passaggio chiave, perché chi ha finito la benzina rischia di perdere molto mentre chi è in palla può rifilare distacchi importanti”.