Il Tour de France di Tony Martin è finito amaramente con la caduta di ieri ad un chilometro dal traguardo di Le Havre. Il corridore tedesco ha dovuto lasciare così quella maglia gialla che si era conquistato dopo tanti tentativi a vuoto. Stanotte martin è volato in Germania dove stamani è stato sottoposto ad un’operazione per ricomporre la frattura alla clavicola. Tempi rapidissimi, anche perchè per Tony Martin l’obiettivo è ora di recuperare per il finale di stagione in cui lo attende il grande appuntamento del Mondiale a cronometro.
Martin dovrà stare fermo per due settimane, poi potrà ricominciare a pedalare. “Voglio ringraziare tutte le persone coinvolte nel mio viaggio in Germania e il personale dell’ospedale di Amburgo. Tutti sono stati incredibili e mi hanno permesso di operarmi a poche ore dall’incidente” spiega Tony Martin “In queste situazioni il tempo è un fattore importante. Oggi seguirò la corsa dall’ospedale, sarà un po’ strano ma la vita e il ciclismo sono così. Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare ai bei ricordi di questo Tour. E’ stato un grande inizio, con una grande squadra al mio fianco. Ho vinto una tappa e ho indossato per la prima volta la maglia gialla. Un sogno è diventato realtà in questo Tour de France e già ora ho voglia di tornare a vivere queste emozioni”.
Stamani il Tour de France è ripartito in un’atmosfera abbastanza strana, senza la maglia gialla in gruppo. Chris Froome, secondo in classifica, non ha infatti voluto indossarla, come già successo ad altri corridori in passato nella stessa situazione. Ricordiamo anche il Tour del 2007, quando Rasmussen fu cacciato dalla Rabobank quando indossava la maglia gialla e Contador non la indossò prima della fine della tappa successiva. “Ero secondo in classifica e quindi non è giusto indossarla” ha spiegato Froome.