Nel giorno di riposo del Tour de France che precede il trittico di tappe pirenaiche si tiranno le somme di una prima settimana difficile e tecnica, pur senza vere e proprie salite. Le sensazioni parlano di un Chris Froome davvero forte, di un Contador concentrato e determinato ma forse senza la gamba dei giorni migliori, e di un Nibali nervoso, attardato e con una squadra non proprio attenta e coesa. E Nairo Quintana? Il colombiano esce abbastanza bene da quella che per lui era la parte più pericolosa del Tour de France, quella in cui rischiava di compromettere le sue chance tra ventagli e pavè.
Quintana è rimasto a galla, ha avuto una giornata difficile in Olanda, si è salvato sul pavè ed ha sfruttato alla grande la cronosquadre dove la Movistar ha fatto valere la sua storia in questa disciplina e i suoi specialisti. Ora il colombiano arriva sul suo terreno, la montagna, con un ritardo di 1’59” da Froome, di 56” da Contador e un vantaggio di 23” su Nibali.
“Era chiaro che c’erano quattro grandi favoriti, ma sapevamo che Froome era molto forte e lo ha dimostrato” analizza Nairo Quintana “Credo che ora è Froome il più forte.”
Ma con le tante tappe di montagna che stanno arrivando Quintana è convinto di poter risalire verso i piani altissimi della classifica: “Spero di recuperare terreno, nella cronosquadre abbiamo già guadagnato su alcuni rivali. Nelle tappe di montagna cercheremo di recuperare ancora. Nella cronosquadre siamo stati al’altezza delle più forti. Abbiamo alcuni grandi specialisti e noi aiutavamo quando il terreno era a noi favorevole.”