Contador vs. Froome e non solo
Ormai ci siamo: ancora poche ore e le parole saranno sostituite finalmente dalle pedalate dei campioni del Tour de France. E’ un Tour attesissimo, più degli anni scorsi quando già in partenza la corsa aveva un copione scritto. Poche emozioni l’anno scorso con il dominio incontrastato di Froome, pochissime due anni fa quando la Sky decise che a vincere sarebbe stato Wiggins. Stavolta le attese sono diverse. In campo ci sono uno contro l’altro i due più forti corridori da corse a tappe degli ultimi anni. Uno, Alberto Contador, ha una storia lunga alle spalle, trionfi ovunque e comunque, staccando tutti di forza, attaccando a sorpresa, in mezzo a tante difficoltà. L’altro, Chris Froome, è esploso improvvisamente con una forza devastante e prestazioni impressionanti.
Contador è forza, fantasia, determinazione incrollabile. Froome è scienza, metodicità e matematica. Sono i due più grandi degli ultimi anni nelle corse a tappe. Per la prima volta li vedremo uno contro l’altro al meglio delle loro possibilità dopo che l’anno scorso la sfida non era praticamente esistita. Stavolta il duello sarà reale, come abbiamo visto nella spettacolare anteprima del Delfinato.
Chi vincerà? E’ davvero difficile dare una preferenza, anche minima. Froome ha probabilmente ancora un pizzico in più sulla prestazione pura, sicuramente a cronometro, molto meno in salita dove lo scontro si preannuncia molto equilibrato e incerto.
Contador ha dalla sua l’esperienza dei suoi sette grandi giri vinti sulla strada, la capacità di tirare fuori il meglio quando il gioco si fa terribilmente duro, il coraggio di rischiare. Ma ha già perso il suo gregario più importante, Roman Kreuziger, escluso per delle anomalie sul passaporto biologico che dovrà chiarire. Un’assenza pesante, che dà un punto a favore di Froome e della Sky. I britannici infatti potranno avere un chiaro vantaggio strategico se riusciranno a tenere in quota in classifica Richie Porte, il numero due della squadra. Un gioco che la Tinkoff, senza Kreuziger, non potrà controbilanciare. Sarà questa una delle varianti tattiche più interessanti: la Sky riuscirà a risparmiare Porte, farlo rimanere nei piani alti della classifica e trarne vantaggio? Ma il nodo per la Sky è anche riuscire a tessere delle strategie convincenti se e quando ci sarà necessità di cambiare in corsa quanto deciso a tavolino. Lo scenario che molti si aspettano è quello di una Sky come sempre a guidare incessantemente la corsa con tutti i suoi uomini in testa al gruppo. Contador certamente attaccherà, se non riuscirà nello scontro diretto con Froome si inventerà qualcosa, ci proveranno anche corridori come Valverde e Nibali, e allora sarà lì che la Sky dovrà dimostrare davvero di essere una grande squadra.
Analizzando le squadre vediamo che sia Contador e che Froome hanno scelto l’esperienza. La Tinkoff ha dovuto rimpiazzare Kreuziger con Majka, ma per il resto ha compagni espertissimi: per Rogers e Tosatto ad esempio sarà il decimo Tour, per Paulinho il settimo, per Roche il sesto. La Sky aveva sbagliato in questo l’anno scorso, scegliendo diversi esordienti o quasi. Stavolta non sarà così avendo ripescato Eisel, alla decima presenza o Zandio alla settima. L’infortunio di Henao toglie anche alla Sky qualcosa in salita, ma il ruolo del colombiano non sarebbe stato così centrale come invece quello di Kreuziger nella Tinkoff.
Porte, Nieve e Thomas saranno i gregari da salita per Froome. Contador risponderà con Roche, Majka , Hernandez e Rogers. Probabilmente un po’ meno qualità per Contador e la sua Tinkoff, che però solitamente non adotta le strategie da tirata ad oltranza della Sky. Prima delle salite però la sfida dovrà delinearsi nelle prime tappe nervose e pericolose, e soprattutto sul pavè. Contador se la cavò bene quattro anni fa, nell’ultima occasione in cui il Tour pedalò sul pavè, mentre Froome non ha mai partecipato a corse di alto livello con il pavè.
Sarà una tappa delicatissima nell’economia del Tour de France, perchè lì non si vincerà il Tour, ma qualche grande nome potrebbe trovarsi a mal partito e perdere minuti. Quattro anni fa corridori come Basso e Joaquim Rodriguez persero due minuti e mezzo, e allora la tappa era molto meno impegnativa rispetto a quella di quest’anno.
Le altre tappe fondamentali della sfida saranno l’arrivo di Chamrousse sulle Alpi, e le due ultime tappe pirenaiche di Saint Lary Pla d’Adet e Hautacam, e la cronometro. Senza però sottovalutare i Vosgi, la tappa del Bales e ricordando che il Tour è una corsa che si può perdere ad ogni metro di ogni tappa.
Contador vs. Froome, e poi? Dietro ai due grandi vediamo una seconda linea con Valverde e Nibali. Il murciano e il siciliano si giocano qui gran parte della stagione. Il podio è cosa per loro. Il primo è andato fortissimo, il secondo un po’ meno. Ma entrambi possono cercare qualche occasione per infilarsi nella sfida dei due grandi e fare anche da ago della bilancia proponendo delle azioni importanti. E poi vediamo una terza linea di corridori che possono approfittare di qualche defaillance e costruirsi una sorpresa da podio: parliamo di Rui Costa, Van Den Broeck, Talansky e Mollema. E ancora uomini da top ten, come Peraud, Bardet, Van Garderen, Spilak, Pinot, Navarro, Zubeldia, Konig e Frank. E infine le mine vaganti. Una è sicuramente Joaquim Rodriguez. Non corre dal Giro ed ha dichiarato di essere al Tour solo per una tappa, ma non si sa mai. Un’altra è Michal Kwiatkowski, corridore straordinario che però non vediamo ancora pronto sulle grandi montagne. Mettiamo qui anche Horner, qualcosa in più di un gregario per Rui Costa, e Richie Porte, che, come si diceva, la Sky dovrà cercare di salvaguardare almeno fino ad un certo punto della corsa. L’ultimo che indichiamo tra le variabili impazzite della corsa è Pierre Rolland, reduce da un Giro bellissimo e forse un po’ stanco.
I favoriti del Tour de France 2014 per Giroditaliaciclismo
Per la maglia gialla: Contador – Froome
Da podio: Valverde – Nibali
Top 5 ed eventuale podio: Rui Costa – Mollema – Van den Broeck – Talansky
Top 10: Van Garderen – Peraud – Bardet – Spilak – Pinot – Navarro – Frank – Zubeldia – Konig
Mine vaganti: J.Rodriguez – Kwiatkowski – Horner – Porte – Rolland.