All’interno video e 4 interviste – Un altro successo per la Etixx nella settima tappa del Tour de France. Ma un successo speciale, perchè arriva da Mark Cavendish, a secco da due anni sulle strade del Tour, e ad appena 24 ore dal traumatico ritiro in maglia gialla di Tony Martin. E’ stata una giornata tranquilla per almeno tre quarti del percorso: anche oggi fuga giusta fin dal primo scatto e poi ritmo regolare senza spunti interessanti fino al gran finale dei velocisti e la spettacolare lotta tra le loro squadre. Stavolta Cavendish ha cambiato strategia, sono state le altre squadre a guidare lo sprint. Cav ha trovato il tempo e lo spazio giusto dimostrando di non essere inferiore a Greipel nonostante le due sconfitte rimediate nelle prime tappe.
Domani torneranno a vedersi anche gli uomini di classifica nel finale con l’arrivo al Mur de Bretagne: un arrivo già visto cinque anni fa quando vinse Evans davanti a Contador, come dire che sarà partita tra i big della generale con il possibile inserimento di qualche uomo da classica come Daniel Martin o forse Sagan.
Ecco le interviste dalla settima tappa del Tour de France 2015:
Mark Cavendish, Etixx Quickstep: “Negli ultimi due sprint la mia squadra ha fatto bene. Ma ero troppo ansioso e sono partito troppo presto. Una esitazione è sufficiente per farti sorpassare da uno o due corridori e la volata è finita. Oggi si trattava di non essere più impaziente, ma ho quasi aspettato troppo a lungo. Avevo visto che Alexander Kristoff aveva due uomini che lo portavano fuori. Normalmente parte presto. Ho aspettato che partisse ma era quasi troppo tardi. Ho dovuto evitare Guarnieri e ero quasi in preda al panico. Se André Greipel mi avesse spinto verso le barriere avrei perso, ma lui è un gentiluomo. E’ andato dritto. Ho avuto la stessa forza degli altri giorni ma era una questione di tempo per ottenere una vittoria questa volta. Quello che è successo a Tony Martin ieri è un modo molto triste di perdere la maglia gialla. Il suo ritiro è stato una grande perdita per noi. Dentro e fuori la corsa lui è un bravo ragazzo. Sono contento che l’operazione di Tony è andata bene. Volevo vincere per lui oggi. Avrei voluto che fosse qui a festeggiare con noi. Dedico la vittoria a lui.
Ogni delle mie 26 vittorie al Tour è speciale. Una vittoria di tappa fa parte della carriera di un corridore, venire qui e vincere ogni anno è grande. E’ passato un po’ dall’ultima volta che ho vinto: due anni. E’ bello tornare da vincitore, davanti a mia moglie e mia figlia. Non so quante altre opportunità ci saranno per uno sprint di gruppo prima di Parigi. Forse a Valence, magari a Rodez, ma il traguardo sembra essere difficile e sarà contro Peter Sagan che probabilmente vincerà la maglia verde di nuovo quest’anno. Mi piacerebbe rimanere con Etixx-Quickstep il prossimo anno. Sono cresciuto con questa squadra. I Belgi amano il ciclismo e anche io. E’ bello condividere la passione con le persone che la pensano allo stesso modo”
Chris Froome, Sky: “C’è stato un momento acceso ieri tra Vincenzo Nibali e me. Inizialmente pensava che io l’avessi fatto cadere così ho voluto chiarire che non era così. Questo è ormai alle spalle. Abbiamo avuto una giornata di relax oggi, ce n’era bisogno. Ho la maglia gialla, che è un privilegio enorme. Ma ad essere onesti non cambia molto. Onestamente, non conosco bene il Mûr de Bretagne, lo dovrò studiare stasera. Non sembra selettiva come il Mur de Huy, ma in passato ci sono state alcune differenze tra gli uomini di classifica. Dipende anche da come la tappa si svolge in precedenza.
Io non so come i miei avversari mi vedono ma posso vedere Tejay van Garderen in gran forma, pochi secondi dietro di me in classifica. Quintana ha perso un sacco di tempo. E’ stato un duro colpo per lui, ma mi aspetto che lui sia forte in montagna. Alberto Contador ha corso il Giro e la grande domanda è come sarà in montagna. Solo il tempo lo dirà. Nibali? L’ho visto bene questa settimana.”
Peter Sagan, Tinkoff: “Ero sulla ruota di Greipel ma Cavendish oggi è stato molto veloce. Sono terzo, va bene. Onestamente non credo di avere molte chance di prendere la maglia gialla domani. Froome è più forte in salita, staccarlo per me è impossibile e anche gli abbuoni non sarebbero sufficienti. Ma posso provare. Continuo ad arrivare secondo o terzo, ma sto facendo bene”.
Andrè Greipel, Lotto Soudal: “La mia squadra ha fatto un buon lavoro ma nel finale la strada salita un po’ e non ce l’ho fatta. Il prossimo sprint sarà a Parigi”.