Tirreno, Matteo Pelucchi a Cascina
Che bella sorpresa nello sprint di Cascina della seconda tappa della Tirreno Adriatico! Matteo Pelucchi si è messo dietro tutti i grandi dello sprint mondiale andando a vincere a braccia alzate su Demare e Greipel. La tappa è partita da San Vincenzo trovando subito cinque attaccanti: David de la Cruz (Netapp Endura) Alex Dowsett (Movistar), Daniel Teklehaimanot (MTN Qhubeka), Davide Malacarne (Europcar) e Marco Canola (Bardiani CSF).
I cinque hanno raggiunto un vantaggio sui cinque minuti nella prima parte di percorso che proponeva tre facili Gpm.
All’interno classifiche ed interviste: Pelucchi, Modolo, Gilbert, Cavendish. Il ritiro di Van den Broeck.
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Poi il gruppo si è lanciato nella parte più veloce con Lotto, Omega e Giant, le squadre dei velocisti più attesi, a dettare il ritmo. La sfida diretta tra Greipel, Cavendish e Kittel però di fatto non c’è stata.
Dowsett ha giocato le sue ultime carte in un difficile tentativo solitario ad una trentina di km dall’arrivo, ma agli otto dal traguardo si è visto raggiungere implacabilmente. Il finale ad altissime velocità ha prodotto qualche inevitabile caduta. A terra sono finiti anche Van den Broeck, Devolder e Lutsenko, e soprattutto Marcel Kittel a 3 km dal traguardo. Uno dei grandi favoriti di giornata è così stato tagliato fuori.
Sparita la Giant anche la Omega non è riuscita ad organizzarsi con il suo treno ed è stata così la FDJ a colorare le prime posizioni del gruppo. Ma senza i punti di riferimento previsti lo sprint è uscito molto incerto e caotico. Demare è uscito alle transenne da lontano, con Sagan e Greipel più a centro strada, ma Matteo Pelucchi è stato abile a portarsi alla ruota del tedesco attendendo gli ultimi 100 metri per esplodere la sua rimonta vincente. Una gran vittoria per il giovane italiano della Iam Cycling. Poi Demare e Greipel, mentre Cavendish non è riuscito a sintonizzarsi con il suo treno.
Domani si arriva a Arezzo su un traguardo in leggera salita che potrebbe piacere a corridori scattisti oltre che agli sprint.
LE INTERVISTE
Philippe Mauduit, Ds Tinkoff Saxo: “I ragazzi hanno fatto quello che dovevano per tenere davanti Contador ed evitare rischi. Siamo tutti pronti per la tappa di domani dove dovremo stare molto attenti nel finale. Domani c’è una piccola salita all’arrivo e il gruppo potrebbe spezzarsi. Mi aspetto che una fuga da lontano venga ripresa ai piedi della salita, i corridori di classifica potrebbero approfittarne per fare un test”
Matteo Pelucchi: “Stento a credere a quello che sono riuscito a fare. Qui ci sono tutti i velocisti più forti. Sapevo di stare bene ma non pensavo di poter battere tutti quanti. E’ davvero una gioia immensa per me. Non ho visto la caduta di Kittel. E’ stata una volata molto ma molto confusa perchè fino all’ultimo km non si capiva chi avrebbe preso in mano la situazione. Io sono riuscito a rimanere freddo e capire cosa fare: al passaggio precedente sotto il traguardo avevo notato che c’era vento contro e allora ho aspettato il momento giusto per “uscire” infatti, quando ho preso la ruota di Greipel, non ho voluto esitare ed ho lanciato la mia volata. Poi, vedendo che riuscivo a rimontare posizione su posizione, le mie forze si sono moltiplicate. Questa vittoria la dedichiamo, come squadra, a nostro compagno di squadra Kristof Goddaert (scomparso lo scorso 18 febbraio) che è stato anche mio compagno di camera in Qatar. È stato un momento difficile per tutti noi e forse lui, dal cielo, ci ha aiutato”
Sacha Modolo: “Il vento mi ha respinto. Ero stato sempre a ruota e non pensavo che il vento contrario fosse così intenso. Ho lottato con Demare per trovare un varco, ho frenato e poi sono riuscito a partire con convizione, anche perché le gambe erano buone.
Purtroppo, però, mi sono accorto troppo tardi del vento contrario: da dietro, stando coperti più a lungo, hanno rimontato forte. Mi dispiace non aver finalizzato al meglio un ottimo lavoro svolto dai miei compagni”
Mark Cavendish: “Ero dietro Marcel Kittel quando è caduto. Allora, ero un po ‘indietro e ho perso un po’ di velocità. Ho dovuto usare un sacco di energia per tornare davanti. La squadra ha fatto un buon lavoro per recuperare posizioni. Alla fine è stato un po’ caotico, ma può accadere nel ciclismo. Oggi ho avuto un buon feeling per tutta la gara, quindi sono abbastanza fiducioso per le prossime tappe”
Philippe Gilbert: “Quando è stato ripreso Dowsett ho visto che alcuni velocisti non c’erano, quindi ho pensato che era un momento in cui non c’era grande organizzazione e che forse si poteva provare qualcosa. Ho attaccato e portato via alcuni corridori con me, ma hanno preso la strada sbagliata su una rotonda, quindi non è stato facile organizzarsi. Ma mi sento bene e questo mi da fiducia”
Ritiro di Jurgen Van den Broeck – Sfortunatissima la partecipazione di Jurgen Van den Broeck a questa Tirreno. Il corridore belga della Lotto è caduto nel finale di tappa procurandosi una profonda ferita al ginocchio destro, lo stesso già infortunato allo scorso Tour de France e che aveva costretto Van den Broeck ad un lungo stop. Il corridore non ripartirà domani e tornerà in Belgio per effettuare degli esami.
1 Matteo Pelucchi (Ita) IAM Cycling
2 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
3 André Greipel (Ger) Lotto Belisol
4 Sam Bennett (Irl) Team NetApp – Endura
5 Peter Sagan (Svk) Cannondale
6 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
7 Filippo Fortin (Ita) Bardiani-CSF
8 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
9 Tony Hurel (Fra) Europcar
10 Kristian Sbaragli (Ita) MTN – Qhubeka.
Classifica generale
1 Mark Cavendish (GBr) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 4:16:25
2 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
3 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
4 Mark Renshaw (Aus) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
5 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:02
6 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:03
7 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge 0:00:11
8 Daryl Impey (RSA) Orica Greenedge
9 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
10 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge.