Niente da fare per Matteo Pelucchi. Il velocista della Iam Cycling ha alzato bandiera bianca e non è ripartito stamani per la seconda tappa della Tirreno Adriatico 2015. Pelucchi era già debilitato da giorni per problemi di stomaco e ieri è anche caduto ad una decina di km dal traguardo.
Tiene duro invece Elia Viviani, caduto pesantemente ieri all’arrivo di Cascina. Niente di rotto per Elia, ma tante botte. Nonostante tutto il veronese della Sky ha deciso di andare avanti e ripartire stamani per la tappa che porta ad Arezzo. Alla partenza Viviani ha anche incontrato Cavendish, involontaria causa della caduta di ieri per colpa di un salto di catena che l’ha portato ad una sbandata. Cavendish si è scusato, pur non avendo colpe della caduta, e Viviani ha confermato la buona fede dell’ex Campione del Mondo: “Mark non ha colpe, ha avuto un problema alla catena e io sono caduto” ha spiegato Elia.
Viviani ha continuato anche per ricordare il meccanico Franco Farronato, artigiano veronese: “Frequentavo il suo negozio da quando avevo otto anni, ai Mondiali su pista di Parigi ho gareggiato con un manubrio che mi aveva fatto lui. Ma soprattutto era un grande amico”.
E’ ripartito anche Sacha Modolo, un altro dei corridori caduti ieri all’arrivo. Per lui una botta al polso, ma nessuna frattura. Oggi Sacha è ripartito con una polsiera in neoprene.