Voci da Ponferrada
Sono le ultime ore di attesa prima del grande evento iridato di Ponferrada, la corsa in linea dei professionisti che chiuderà il Mondiale 2014. Sentiamo umori e notizie dalla Spagna alla viglia della corsa.
Il meteo – Potrebbe essere la variante che cambia la corsa. Le previsioni meteo lasciano spazio alla possibilità di qualche breve scroscio di pioggia nella giornata di domani.
Medie ed orari – Le prime corse in linea sul circuito di Ponferrada hanno confermato la grande velocità del percorso. L’organizzazione ha previsto per la corsa dei pro una media tra i 37 e i 41. L’arrivo con la media più alta, quella dei 41, è previsto alle 16.13. Ma secondo noi la corsa potrebbe essere più veloce e terminare anche molto prima.
Il borsino dei favoriti – Ecco la nostra tabella dei favoriti
***** Simon Gerrans
**** Alejandro Valverde – John Degenkolb
*** Fabian Cancellara – Michael Matthews – Peter Sagan
** Alexander Kristoff – Greg Van Avermaet – Michal Kwiatkowski
* Alberto Rui Costa – Philippe Gilbert – Nacer Bouhanni – Ramunas Navardauskas – Tony Gallopin – Tom Dumoulin – Ben Swift – Matti Breschel – Daniel Martin – Vincenzo Nibali – Sonny Colbrelli
Valverde, un solo attacco – Le strategie in casa Spagna sono chiare: Valverde è l’unico leader, anche se in squadra c’è pure un certo Joaquim Rodriguez. “Non si faranno la guerra, Valverde è il leader, e Rodriguez sa che abbiamo bisogno di lui come seconda punta” spiega il Ct Minguez (nella foto con i suoi corridori), anche se dopo quanto successo un anno fa a Firenze, nel finale in cui i due spagnoli persero una corsa già in tasca, tutto è possibile.
Valverde sa bene come può vincere questa corsa: “Con un attacco, uno solo. Muoversi prima non serve a niente” assicura Valverde. Aspettiamoci dunque un Valverde coperto fino all’ultima salitella a 5 km dall’arrivo, dove darà il suo colpo, vedremo se da Ko. “Mi sarebbe piaciuto un percorso un po’ più duro, però come si è visto nella corsa di ieri, si può attaccare ed arrivare”.
Belgio, fiducia a Van Avermaet – Anche se i nomi più altisonanti della nazionale belga sono senz’altro gli ex iridati Gilbert e Boonen, il corridore più in forma e quello che riscuote più fiducia dal Ct Carlo Bomans è Greg Van Avermaet. Se Gilbert e Boonen non hanno risultati nelle ultime corse, Van Avermaet è reduce dal doppio successo al Gp di Vallonia e al Gp Impanis. “E’ il mio primo anno con lo status di leader, questo mette un po’ di pressione, ma va bene così” spiega Van Avermaet “Non ho i risultati di Boonen e Gilbert alle grandi classiche, ma sto arrivando, penso di essere in grado di vincere una grande corsa. Due anni fa a Valkenburg avevamo Gilbert in una forma incredibile. Ora è un po’ diverso, abbiamo una buona squadra ma non un leader con risultati straordinari.”
Anche Gilbert conferma di non avere molte certezze sulle sue reali possibilità: “Siamo realisti, non siamo i favoriti, a parte forse Van Avermaet che ha vinto delle corse ultimamente. Ma potremmo anche trarre vantaggio da questo. L’ultima discesa potrebbe essere determinante. In tv non sembra ma è velocissima e con alcune curve difficili. Non è possibile fare errori, perchè se si frena si possono perdere 50 metri”.
Molto più convinto di Gilbert è Tom Boonen, anche lui tuttavia a secco di vittorie negli ultimi mesi: “Posso battere Gerrans allo sprint” ha dichiarato Boonen “Lo conosco bene, è un grande corridore, ma anche io sono veloce e questo sarà uno sprint diverso rispetto a quelli delle corse canadesi. Il percorso è difficile ma non troppo. Si giocherà tutto nell’ultimo giro e nell’ultima salita. Non penso possa arrivare un corridore da solo. Sarà una volata di un gruppetto di 4 o 5 corridori oppure una volta folta. I favoriti? Gerrans e Valverde. Sagan non è andato bene alla Vuelta, e Cancellara non sembra più così forte. Non credo a Degenkolb, non ci si può riprendere alla svelta da un infortunio del genere.”
Kwiatkowski, più forte di un anno fa – Se ne parla pochissimo, ma il percorso di Ponferrada potrebbe essere quello giusto per il polacco Michael Kwiatkowski. Dopo un difficile Tour de France, Kwiatkowski ha recuperato ripresentandosi in grande spolvero al Tour of Britain dove ha vinto una tappa ed è arrivato secondo in classifica. Per un corridore versatile, forte sulle brevi salite e molto veloce, questa può essere un’occasione speciale. “Sto meglio di un anno fa” spiega il polacco della Omega “L’anno scorso arrivai al Mondiale da una caduta in Canada, avevo fatto molte corse e molti viaggi, non avevo avuto tempo di recuperare. Ora mi sento davvero forte ed è la cosa più importante. Lo scenario ideale per me sarebbe uno sprint di un gruppo ristretto. Mi piacciono le classiche e se la corsa andasse come un’Amstel o una Liegi sarebbe perfetto per me”
Francia pronta a tutte le opzioni – Un forte velocista, Bouhanni, e tanti corridori aggressivi come Gallopin e Chavanel. E’ una Francia pronta ad ogni tipo di corsa quella che si presenta con rinnovate ambizioni alla corsa iridata: “Abbiamo scelto una squadra completa, non ci sono certezze con un circuito come questo” ha spiegato il CT Burreau “Sarà difficile decidere una strategia in anticipo, dipenderà dall’evolversi della corsa, è necessario avere più opzioni perchè la corsa è aperta a più soluzioni”. Un’opzione sarà anche quella del velocista puro, Nacer Bouhanni: “La Vuelta mi ha convinto a portare uno sprinter” continua Burreau “Non ero molto convinto che un velocista potesse superare queste salite, ma la Vuelta mi ha convinto. Nacer ha dimostrato di essere in forma e se la corsa si concluderà in volata avremo un’opzione in più”.