Davide Cassani a Ponferrada
Inizia l’avventura da Ct di Davide Cassani. Il nuovo Commissario Tecnico della nazionale azzurra ha pedalato sul percorso del Mondiale di Ponferrada, dove cercherà di riportare l’Italia su un podio che manca ormai da sei anni. Ad accogliere Cassani freddo e pioggia a rendere più difficile la ricognizione.
Due giri del percorso in bici seguito dall’ammiraglia con Amadori e De Candido, Ct di Under e Juniores, sono stati sufficienti per cogliere le prime impressioni.
“Non è un circuito per scalatori nè per velocisti puri” ha analizzato Davide Cassani “Me lo aspettavo un po’ più duro. Speriamo che in settembre il tempo sia migliore, perchè come abbiamo visto a Firenze può cambiare il risultato della corsa”.
Cassani ha fatto un nome per i Mondiali di Ponferrada: “Sagan, è un percorso per lui, anche se avrà l’handicap di una squadra debole. Anche Valverde e Gilbert possono andare bene”.
E l’Italia? “Abbiamo sempre una buona squadra, ma è dal 2008 che saliamo sul podio. Un po’ per sfortuna, come successo a Nibali, ma anche perchè non è semplice, anche nelle classiche monumento sono anni che non vinciamo”. E oltre al siciliano, Cassani lancia un po’ a sorpresa un nome per la nostra nazionale: “Modolo. Però lo vedremo nelle prossime corse, a partire dalla Sanremo”.
Cassani ha anche girato un video per ripassare le caratteristiche del percorso di Ponferrada, anche se i dati essenziali sono chiari: “La prima salita è lunga, ma facile, le pendenze sono sul 5%. La seconda arriva all’8% ma è molto breve. Mi ricorda molto il circuito di Benidorm ’92 dove vinse Gianni Bugno. La discesa non è difficile, ci sono solo un paio di curve complicate, può servire per recuperare”.
Da ricordare anche a Ponferrada il Mondiale tornerà a disputarsi interamente in circuito, contrariamente alle ultime tre edizioni in cui la prima parte era stata pedalata su un tratto in linea, cosa che soprattutto a Firenze aveva addolcito di molto l’altimetria.