Dici Tour de France o Giro d’Italia e pensi alle grandi montagne
Le salite sono l’esaltazione dei valori e dello spirito del ciclismo. La sofferenza, la fatica, la voglia di superare un altro limite.
Le grandi montagne hanno salvato il Tour de France che sembrava sul punto di morire dopo le prime edizioni.
L’idea geniale di portare il Tour de France sui Pirenei e sulle Alpi fu di un giovane giornalista, Alphonse Steines, collaboratore di patron Desgrange.
Dopo un avventuroso sopralluogo sul Tourmalet in cui rischiò la vita, Steines, convinse Desgrange a portare i corridori del Tour sulle grandi montagne pirenaiche.
Peyresourde, Tourmalet, Aubisque, il cosiddetto giro della morte che abbiamo visto anche in tanti Tour recenti, ma che allora, su strade che erano solo dei sentieri sterrati che si affacciavano su strapiombi paurosi, bici pesanti e rudimentali, preparazione approssimativa, chiamavano i corridori a vero eroismo.
Le grandi montagne del ciclismo racconta la storia delle salite leggendarie del Tour de France, con tante belle foto e testimonianze.
Una seconda parte del libro è dedicata alle salite del Giro. Lo Stelvio di Coppi, le bufere sul Gavia, il Mortirolo di Pantani.
Storie di campioni e di leggende da leggere e riscoprire.
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