Libri di Ciclismo: La Bici d’Epoca

Appunti per conoscere e riconoscere la bicicletta da corsa d’epoca

La bici d’epoca di Giuseppe Nardini. All’inizio erano uno sparuto gruppetto di irriducibili appassionati.

Poi quel gruppetto si è sempre più ampliato, in maniera anche imprevedibile e sorprendente.

E’ diventato un vero popolo quello delle ciclostoriche, i pedalatori delle strade bianche e delle bici d’epoca che rievocano il ciclismo che fu.

Dapprima fu l’Eroica, la ciclostorica senese, poi tante altre dai nomi che richiamano una vita faticosa e antica: la Polverosa, la Leggendaria, la Mitica…

L’esplosione di attenzioni a livello internazionale ha fatto diventare ciclostoriche e bici d’epoca un fenomeno di tendenza, anche se qui non si condividono le apparenze ma valori più profondi come la ricerca di di sensazioni dalle dimensioni umane.

Un ritorno al passato affascinante e pieno di vita di cui il nostro tempo ha fortemente bisogno.

Il fenomeno delle ciclostoriche ha riportato all’attenzione le bici d’epoca con una forza che pareva inimmaginabile solo un decennio fa.

Il lavoro di Giuseppe Nardini ripercorre l’evoluzione delle bici d’epoca dagli albori del ciclismo alla metà degli anni ottanta, quando le innovazioni come come i pedali a sgancio rapido e il cambio indicizzato e con comandi al manubrio ha fatto superare le caratteristiche tipiche per parlare di bici d’epoca.

Il libro è uno strumento utile, oltre che per conoscere la storia e l’evoluzione della nostra amata compagna di viaggio, per districarsi nel mercato delle bici d’epoca e in particolar modo per chi si sta avvicinando a questo affascinante mondo.

La storia dell’evoluzione della bici è suddivisa in sei tappe, dalla fine dell’ottocento agli anni ottanta.

Vengono illustrate le innovazioni, i modelli e gli accessori che via via hanno cambiato la bici da corsa.

Dalla ruota libera ai primi cambi che obbligavano alla pedalata all’indietro fino alla rivoluzione dei pedali a sgancio rapido dove la storia della bici d’epoca si ferma.

Grande spazio ovviamente è riservato alle geniali intuizioni di Tullio Campagnolo, protagonista indiscusso soprattutto nei decenni del dopoguerra con i gruppi Gran Sport e Record.

In appendice troviamo poi immagini e modelli dei cataloghi Bianchi e Legnano, i due marchi storici del ciclismo.

Troviamo anche le maglie d’epoca per non dimenticare che le ciclostoriche e il collezionismo non si fermano alle bici d’epoca ma comprendono anche abbigliamento ed accessori.


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