La seconda settimana piena del Giro d’Italia 2018 partirà con una giornata di riposo, il 14 maggio, ma poi ci sarà davvero poco spazio per rifiatare anche se non mancheranno le occasioni per le ruote veloci e per gli attacchi da lontano
10^ Tappa 15/05 Penne – Gualdo Tadino 239 km
Il chilometraggio è importante, soprattutto per chi non dovesse avere smaltito appieno le fatiche dei primi dieci giorni al Giro d’Italia 2018. Ad inizio tappa c’è l’ascesa sulla Fonte della Creta, con il ricordo della tragedia che colpì nel 2017 l’Hotel Rigopiano (29 persone decedute sotto la valanga). E 31 km dal traguardo l’ultima difficoltà con la facile salita di Annifo. Sembra l’occasione ideale per una fuga da lontano.
11^ Tappa Assisi – Osimo 156 km
Almeno sulla carta è una delle frazioni più insidiose della Corsa Rosa, la tipica tappa appenninica di metà percorso che non stravolgerà la classifica ma presenterà il suo conto alla fine. Tanti i Gpm previsti a cominciare dal Passo del Cornello, seguito poi dal Valico di Pietra Rosa, salita lunga ma pedalabile. Nel finale i ‘muri’ marchigiani, a partire da quello di Filottrano per un commosso ricordo di Michele Scarponi a poco più di un anno dalla scomparsa. E prima del traguardo, a Osimo due salite (una in pavè) che hanno pendenze del 16%.
Giro d’Italia 2018, Imola e Nervesa occasioni per velocisti
12^ Tappa 17/05/Osimo – Imola 214 km
Con il Giro che arriva in Emilia tornano in scena molto probabilmente i velocisti. La vera suggestione della tappa è rappresentata dall’arrivo all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, celebre per le sue gare di Formula 1 e Superbike, già arrivo del Mondiale 1968 vinto da Adorni e di una tappa tre anni fa quando a vincere fu Ilnur Zakarin sfruttando la pioggia e la salita di Tre Monti che caratterizza il circuito finale.
13^ Tappa 18/05 Ferrara – Nervesa della Battaglia 180 km
Prima del weekend sulle grandi montagne del Nord Est, una tappa intermedia che dovrebbe concedere tregua agli uomini di classifica. Strada piatta praticamente per tutto il percorso, prima dell’arrivo c’è la salita di Montello nel trevigiano, ma la vetta è sufficientemente lontana dall’arrivo ed è facile immaginare uno sprint.
Zoncolan e Sappada, il finale della seconda settimana è tosto
14^ Tappa 19/05 San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan 186 km
Per molti sarà la tappa decisiva, almeno per capire chi nell’ultima settimana non potrà provare più a salire sui gradini del podio a Roma. La prima parte del percorso servirà solo per scaldare i muscoli, con il Monte di Ragogna (quasi 3 km al 10.2%). Nel finale la salita di Avaglio (4,6 chilometri al 7%) ma soprattutto il Passo Duron, breve ma tosto con pendenze che arrivano al 18%. Il giusto antipasto prima dello Zoncolan che torna al Giro: verrà introdotto dalla Sella Valcalda, quasi 8.000 metri pedalabili per arrivare ad Ovaro e cominciare i 10 km finali cari a tutti i cicloamatori e appassionati, ma durissimi per i professionisti: punte sopra il 20%, lunghi tratti al 16% e sarà battaglia vera come ha promesso anche Chris Froome.
15^ Tappa 20/05 Tolmezzo – Sappada 176 km
Chi ha faticato il giorno prima potrebbe andare ancora più in crisi in questa frazione alpina che conclude la seconda settimana piena del Giro 2018. In rapida successione infatti Passo Tre Croci, a Passo di Sant’Antonio, Costalissoio (4 km al 9%) e l’arrivo a Sappada, dove è posto l’arrivo con una salita non impossibile ma sempre sull’8-9%.