Ad un mese esatto dalla presentazione ufficiale, il Giro d’Italia 2018 ha svelato già molti dei suoi segreti come abbiamo anticipato nei giorni scorsi ma ancora non era chiaro come si sarebbe sviluppata la settimana centrale della Corsa Rosa.
La prima infatti vivrà i primi tre giorni in Israele e altri tre in Sicilia mentre l’ultima si aprirà il 22 maggio con la crono individuale Trento-Rovereto, poi gli arrivi a Monza, le tre tappe alpine a Prato Nevoso, Jafferau/Bardonecchia e Cervinia seguite dall’ultima tappa a Roma che potrebbe essere una breve crono.
In mezzo però come confermano le ultime anticipazioni di ciclismo ci sarà molta da divertirsi.
Giro d’Italia 2018, previsti tre arrivi in salita duri di fila
Dalla Sicilia infatti si passerà in Calabria con la settima tappa da Pizzo Calabro a Scalea, più precisamente Santa Maria del Cedro.
Si era candidata anche Praia a Mare che invece ospiterà il via della frazione successiva in direzione Montevergine di Mercogliano, secondo arrivo in salita del Giro d’Italia 2018 dopo quello sull’Etna anche se non farà grande differenza.
E il giorno dopo nuovo arrivo in quota a Campo Imperatore, sul Gran Sasso, là dove trionfò nel 1999 Marco Pantani dando il via ad un’impresa epica ma finita male come tutti ricordiamo.
Arrivo in quota vero prima del secondo giorno di riposo al quale seguirà un altra tappa con arrivo duro ai Rifugi di Valsorda, sopra Gualdo Tadino.
La tappa partirà da Farindola, una delle zone più martoriate dal terremoto del 2016. Seguiranno due tappe facili, la Assisi-San Marino e quella al via da Filottrano per ricordare Michele Scarponi ad un anno dalla tragica morte fino a Imola.
Infine altro arrivo in volata a Nervesa della Battaglia, nel trevigiano, per celebrare i 100 anni dalla fine della I Guerra Mondiale.
Zoncolan e Sappada, due tappe chiave nel Giro d’Italia 2018
Ma il finale della seconda settimana piena al Giro è tutto da vivere. Il 19 maggio infatti sarà il giorno del ritorno sul Monte Zoncolan e lì capiremo molto di più sulla classifica finale.
L’ascesa finale al terribile muro friulano potrebbe essere da Priola e non dal classico lato di Ovaro ma poco cambia anche perché prima sono previste almeno un paio di montagne altrettanto dure.
Infine domenica 20 maggio toccherà alla Tolmezzo-Sappada, classico tappone dolomitico che dovrebbe prevedere il Passo della Mauria, il transito da Cortina, il Passo Tre Croci e il Passo Sant’Antonio prima di arrivare in centro paese e non alle Sorgenti del Piave come avrebbero voluto gli organizzatori, per motivi logistici.