Giro d’Italia 2018, il finale sarà così

Le certezze arriveranno soltanto il 29 novembre, attesissimo giorno scelto da RCS per la presentazione del Giro d’Italia 2018, ma intanto ci sono ogni giorni anticipazioni di ciclismo importanti sul percorso.

Oggi in particolare, grazie alle news del quotidiano ‘La Stampa’ che ha confermato quando avevamo già ipotizzato una decina di giorni fa, è molto più chiaro quello che sarà il finale della Corsa Rosa, tutto tra Piemonte e Valle d’Aosta prima della spettacolare conclusione a Roma.

Giro d’Italia 2018, a Prato Nevoso e Jafferau traguardo tosti

Giovedì 24 maggio infatti il Giro d’Italia 2018 tornerà in provincia di Cuneo ritrovando come suo traguardo finale in quota quello di Prato Nevoso, località sciistica sopra Mondovì nota anche agli appassionati di sci e snowboard.

La tappa partirà da Milano, che quindi almeno per il prossimo anno si dovrà accontentare solo di fare da comparsa, attraverserà l’alessandrino e l’astigiano prima di entrare nel cuneese e terminare con una salita non dura ma costante, già sede d’arrivo nel 2000 quando si impose Stefano Garzelli (poi vincitore di quel Giro), ma anche traguardo nel 2008 del Tour de France e allora di impose l’australiano Simon Gerrans.

Molto più interessante la tappa del giorno successivo, dalla Reggia di Venaria alle porte di Torino (sede di partenza della cronosquadre che aprì il Giro d’Italia 2011) fino allo Jafferau.

Nella seconda parte ci saranno da scalare il Colle delle Finestre con il suo durissimo sterrato, Sestriere e poi l’ascesa finale là dove nel 2013 sotto la neve vinse Mauro Santambrogio (poi squalificato per doping e quindi il successo passò a Vincenzo Nibali).

Il tappone di Cervinia anticipa l’ultima tappa a Roma

Il trittico di arrivi in salita si concluderà sabato 26 maggio 2018 con la Saluzzo-Cervinia.

Prima parte nel cuneese, poi in rapida successione il Col Tzecore da Verres (16,2 km di salita con punte al 15%), il Col de Saint Pantaléon e infine la scalate verso Cervinia. Due anni fa lì vinse Fabio Aru in perfetta solitudine, ma gli organizzatori invece di arrivare in centro paese vorrebbero spostare il traguardo ai 2.128 metri di quota della chiesetta dedicata al Battaglione Aosta: sarebbero 1.500 finali con tornati strettissimi e su una strada privata, quindi anche complicata logisticamente, però molto suggestiva.

Da lì poi tutta la carovana si imbarcherà per Roma con l’ultima tappa che avrà un arrivo serale.

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