Il Giro d’Italia 2018 nascerà ufficialmente il 29 novembre con la presentazione di Milano, RCS comunicherà le 22 formazioni al via (compresi i quattro inviti per le Professional) qualche settimana dopo ma c’è chi si porta avanti con il lavoro e spera in una chiamata.
Damiano Cunego ha deciso che a 37 anni può anche smettere e la prossima sarà la sua ultima stagione agonistica.
Per questo spera di partire per Gerusalemme come capitano della Nippo – Vini Fantini anche se al momento sembra che non ci siano molte possibilità.
Giro d’Italia 2018, Damiano Cuneo al via prima del ritiro
Eppure il veronese, trionfatore del Giro 2004, è convinto di esserci come ha confessato a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Chiuderò la carriera al Giro d’Italia.
La corsa che mi ha fatto conoscere, la corsa che ho vinto nel 2004. La corsa che più mi ha reso felice. Vorrei partecipare a quello del prossimo anno. Concluderlo. E dire basta con il ciclismo pedalato”.
Una decisione, quella di smettere come ha fatto ad esempio Thomas Voeckler dopo il Tour de France 2017, maturata nel tempo e figlia di consapevolezze.
Il veronese si rende perfettamente conto che l’asticella delle prestazioni si è alzata ed è difficile reggere la concorrenza.
“Sta arrivano il momento di smettere e vorrei farlo al Giro, dove in un certo senso tutto è cominciato”.
In alternativa sceglierebbe il Giappone, non solo per ragioni di sponsor, ma è fiducioso di poter ricevere una chiamata.
Un futuro come testimonial e preparatore atletico per Cunego
Quando smetterà, comunque, non gli mancheranno le alternative e ne ha già parlato con la sua squadra.
Quella che è stata la sua famiglia nelle ultime tre stagioni in bici continuerà ad esserlo anche dopo, perché vuole mettere la sua esperienza al servizio dei giovani oltre che un testimonial.
Ma vuole terminare gli studi di Scienze Motorie, per diventare un esperto di preparazione fisica.
E intanto se ripensa al Giro d’Italia 2004, quello che lo ha fatto conoscere al mondo, la mente corre alla vittoria nella tappa di Falzes che lo lanciò in rosa verso Milano.