Ancora sei giorni e tutti i veli sul Giro d’Italia 2018 verranno tolti con la cerimonia di presentazione in diretta tv del percorso anche se ormai si sa molto di quello che attende tutti i protagonisti al via per la prima storica volta da Israele.
Piuttosto la curiosità è su quelli che saranno gli uomini da classifica con alcuni come Ben Hermans neo capitano della Israel Cycling Academy (tra le favorite per una wild card nelle Professional) che fanno già proclami e altri che si nascondono.
Mauro Vegni che per RCS è l’uomo decisivo nell’organizzazione ha promesso grandi sorprese non tanto sul percorso quanto sui possibili protagonisti e intanto a Milano saranno sicuramente presenti Tom Dumoulin, campione in carico, Vincenzo Nibali (terzo a giugno) e Fabio Aru.
Giro d’Italia 2018, la prima settimana finisce in salita
Al momento l’unico dato certo sul Giro d’Italia 2018 è il trittico di tappe in terra israeliana a cominciare dal cronoprologo individuale di 10,1 km del 4 maggio a Gerusalemme, seguito dalla Haifa-Tel Aviv e dalla Be’er Sheva-Eilat entrambe dedicate ai velocisti.
Poi la Sicilia, ché il nuovo governo regionale non ha smentito l’impegno preso dalla precedente amministrazione e quindi ci saranno le tre tappe di Caltagirone, per velocisti, Santa Ninfa con un finale per passisti e il ritorno sull’Etna per il primo arrivo in salita presso il Rifugio Sapienza.
Venerdì 11 arrivo a Scalea e poi un doppio appuntamento in quota: più facile quello di Montevergine di Mercogliano, selettivo invece a Campo Imperatore, anche perché oltre quota 2000.
Zoncolan, Jafferau e Cervina nel gran finale del Giro
Martedì 15 dopo il secondo riposo arrivo a Gualdo Tadino ma in paese e non in salita come si presumeva qualche settimana fa.
Poi i traguardi di Osimo per una tappa mossa, Imola all’interno dell’Autodromo dove finì anche il Mondiale vincente di Vittorio Adorni nel 1968 (la parte conclusiva è simile) e Nervesa della Battaglia ancora per le ruote veloci prima dell’esame Monte Zoncolan che sarà passaggio decisivo così come il giorno dopo il tappone di Sappada.
Nell’ultima settimana apertura con la crono individuale di Rovereto, non lunga, poi arrivo a Monza per velocisti e tre giorni dedicate alle montagne: Prato Nevoso sarà dura nel finale, sullo Jafferau (sopra Bardonecchia) si scalerà anche il Colle delle Finestre e infine Cervinia con il Col Tsecore e Col de Saint Pantaléon, prima dell’arrivo in quota. Infine maxi trasferimento e gran finale a Roma.