Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano, 17° tappa

Mercoledì 27 maggio 2015, 134 km

Nel mezzo della seconda parte di Giro ecco spuntare tra le montagne una bella tappa pianeggiante. Un invito per i velocisti per rimanere in corsa fino alla fine e giocarsi un altro importante successo di tappa. Sarà l’unico arrivo di tappa all’estero di questo Giro, a Lugano, anche se la tappa si svolge quasi interamente in territorio italiano.

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano – Il percorso

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano, altimetria

E’ un percorso breve e per lo più pianeggiante. Dalla partenza ancora in Valtellina, a Tirano, si scala subito la salita di Teglio. E’ una salita abbastanza impegnativa, sette chilometri al 7% di media, dove si potrà formare una fuga di corridori fuori classifica. La lunga traversata della Valtellina, passando da Sondrio e Morbegno, è terreno però completamente favorevole al gruppo e alle squadre dei velocisti, che dovranno solo avere l’accortezza di superare compatte il Gpm e poi mettersi a tirare. Il passaggio nel comasco sulle sponde lariane conduce alla salitella di Croce di Menaggio, di 3 km al 6%. In cima mancheranno ancora 25 km quasi interamente pianeggianti e dunque è difficile ipotizzare un ruolo determinante di questa salitella. Gli ultimi 8 km sono in Svizzera, verso il lungolago di Lugano dove tutto fa prevedere ad un confronto tra i velocisti rimasti in corsa. Attenzione però, perchè queste tappe da sprint dell’ultima settimana possono nascondere qualche insidia in più rispetto a quelle iniziali. Le squadre dei velocisti ormai ridotte dopo due settimane e mezzo, la fatica accumulata, concedono sempre qualche chance in più ai fuggitivi. E certamente di corridori desiderosi di mettersi in mostra e cercare un risultato con una fuga ce ne saranno ancora diversi.

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano, planimetria

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano – Il territorio

Geograficamente la tappa è suddivisa tra una prima parte in Valtellina e una seconda tra la sponda occidentale del Lago di Como e il Canton Ticino. La Valtellina, tra Alpi Retiche e Orobie, è un territorio con una forte identità. A lungo ha fatto parte della confederazione elvetica. La sua posizione riparata favorisce la coltivazione di vigneti e frutteti.

Tirano, sede di partenza, sorge nel punto più stretto della Valtellina, dove si stacca la strada che conduce al Bernina. Il suo Santuario, costruito nel ‘500 dopo un’apparizione della Madonna, è il più importante edificio sacro della Valtellina. Per 80 km si pedala in Valtellina, salendo agli oltre 800 metri di altezza di Teglio. Il paese nasce su un insediamento antichissimo, forse preromano. Il suo centro storico è pittoresco. Palazzo Besta è un raro esempio di architettura rinascimentale in Valtellina.

Dopo 35 km si passa da Sondrio, centro principale della Valtellina. La Collegiata dei Santi Protasio e Gervasio è il monumento più importante e raccoglie numerosi affreschi e dipinti.

Morbegno è uno degli ultimi paesi della Valtellina prima di arrivare sulle sponde del Lago di Como. Il Lario si percorre per una ventina di km, sulla sponda occidentale, ripercorrendo il tracciato dell’antica strada Regina, di cui restano alcuni tratti dell’originario selciato. La strada collegava Como con la Baviera raggiungendo Augusta e Ratisbona, consentendo continui scambi culturali ed economici fino al tardo Medioevo.

Gli ultimi 10 km della tappa si pedalano nel Ticinese. L’arrivo è a Lugano, la principale città della Svizzera italiana, racchiusa tra le montagne e il suo lago.

Giro d’Italia 2015 Tirano Lugano – La storia

A Tirano il Giro d’Italia è arrivato due volte. La prima fu nel 2008, quando Sella vinse qui una delle tre tappe del suo Giro esagerato prima di cadere nell’antidoping. Tutti ricorderanno poi l’arrivo del 2011 con la volata tra Visconti e Ulissi. Il siciliano tagliò per primo il traguardo ma dopo aver spostato Ulissi, proclamato vincitore. Tante sono le tappe partite o arrivate a Sondrio. L’ultimo arrivo nella capitale valtellinese è datato ’92 con la vittoria di Saligari. Ci piace ricordare anche l’arrivo di tappa a Morbegno del Giro d’Italia ’91, firmato da Franco Ballerini.

Lugano racconta storie di grande ciclismo. Qui si sono svolte due edizioni dei Mondiali. Nel ’53 Fausto Coppi conquistò l’unica maglia iridata della sua carriera, l’unico titolo che gli era sempre sfuggito. Se ne andò alla sua maniera, togliendosi tutti di ruota sulla salita della Crespera e tagliando il traguardo al termine dell’ennesima fuga solitaria. Il Mondiale tornò a Lugano nel ’96, un’altra edizione dura e selettiva, con Johan Museeuw che battè in uno sprint a due l’uomo di casa Mauro Gianetti.

A Lugano è arrivata anche una tappa del Giro ’98, quello vinto da Pantani. Era la crono finale, alla vigilia della passerella milanese. La vinse l’ucraino Honchar, e Pantani respinse l’ultimo assalto di Tonkov, arrivandogli davanti anche nella crono. Oggi a Lugano si corre ogni anno il Gran Premio, vinto quest’anno da Niccolò Bonifazio.

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