Giro d’Italia 2015, meno uno

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Ecco il Giro d’Italia 2015

Sono le ultime ore di attesa: domani la parola passerà finalmente alla strada dopo le anticipazioni, previsioni, i pronostici, le speranze e i sogni. Domani sarà Giro con la cronosquadre da San Lorenzo al Mare a Sanremo ad aprire la contesa. Intanto la vigilia passa con la presentazione delle squadre, in diretta tv oggi pomeriggio alle 17.20 su Rai Sport 1, e con le ultime voci raccolte tra i protagonisti.

La cronosquadre

Sarà la Lampre Merida ad aprire il Giro d’Italia 2015. La squadra di Beppe Saronni sarà la prima a prendere il via nella cronosquadre di domani. La Lampre scatterà alle 15.10, poi tutte le altre seguiranno a distanza di cinque minuti fino alla FDJ che prenderà il via alle 16.55.

La nostra favorita è la Orica, ma ci aspettiamo fortissime anche Sky, Tinkoff e BMC. Porte e Contador dunque potrebbero prendere qualche secondi di vantaggio sulla Etixx di Uran e la Astana di Aru, anche se non saranno certo distacchi determinanti. Il meteo non dovrebbe preparare sorprese: le condizioni dovrebbero essere ottimali, senza pioggia e con poco vento.

Ordine di partenza

Moinard al posto di Lodewijck

Cambio forzato dell’ultima ora in casa BMC. Klaas Lodewijck non sarà al via della corsa domani. Il corridore belga è stato fermato dalla squadra: nello scorso settembre aveva subito un intervento al cuore ed ora in seguito a dei controlli di routine effettuati in Belgio è stato consigliato a non correre il Giro d’Italia. Nelle prossime settimane continuerà ad allenarsi a media intensità prima di prendere una decisione sul suo rientro alla piena attività agonistica. Il suo posto sarà preso dal francese Amael Moinard.

Lo Stelvio un anno fa: stavolta si gioca d’anticipo

Il nuovo protocollo per le condizioni estreme

Speriamo non ce ne sia bisogno, ma al Giro d’Italia 2015 si sperimenterà per la prima volta il nuovo protocollo da adottare in caso di condizioni atmosferiche estreme. Se ci saranno tappe con neve, pioggia ghiacciata, vento eccessivamente forte, temperature estreme, sarà convocato un incontro prima della partenza della tappa a cui parteciperanno, oltre ai rappresentanti dell’organizzazione, della giuria e della sicurezza anche quelli dei corridori, delle squadre e del personale medico della corsa. L’incontro può essere convocato da una di queste parti e tutti gli altri sono tenuti a partecipare. A seconda delle condizioni può essere deciso lo spostamento delle sedi di partenza ed arrivo, il cambiamento del percorso, la neutralizzazione di una parte del percorso o l’annullamento della corsa.

Un deciso passo avanti per smorzare le troppe polemiche che si sono avute negli ultimi anni: casi come quello dello Stelvio dello scorso anno non dovrebbero dunque più verificarsi perchè le decisioni dovranno essere prese prima della partenza da tutte le componenti della corsa.

Elia Viviani, Genova fondamentale

In una Sky quasi interamente concentrata sulle opzioni di classifica di Richie Porte, ci sarà Elia Viviani a cercare di ritagliarsi uno spazio suo nelle volate. Lo sprinter veronese cerca fortemente quella vittoria di tappa sfuggita per poco nelle ultime due edizioni, e subito è pronto a giocarsi carte importanti: “Ci saranno sei possibilità per i velocisti, ma la prima è la più importante, può cambiare l’intero Giro” racconta Elia “Per un velocista vincere alla prima occasione vuol dire avere fiducia e avere una squadra che crede in te. POi puoi andare alle altre volate con più fiducia. Voglio fare del mio meglio subito a Genova. Per quanto riguarda le altre volate c’è Jesolo che è vicino a casa mia, e naturalmente Milano perchè l’ultima tappa è sempre speciale”.

Viviani sa di non poter sfruttare il lavoro di tutta la squadra, che sarà essenzialmente concentrata su Porte: “Avrò con me Puccio e Eisel nei finali. Bernie ha grande esperienza e so che mi aiuterà a mettermi nella posizione ideale”.

I risultati che negli ultimi tempi non sono stati dalla sua parte non sono una preoccupazione. Le due cadute alla Tirreno e alla Scheldeprijs lo hanno condizionato ma sono ormai superate. “Avevo bisogno di un po’ di tempo per recuperare. Ho fatto qualche giorno di riposo e poi ho ripreso con un blocco importante di 12 giorni a casa, con tanto lavoro dietro moto. Poi ho sfruttato il Giro di Romandia per lavorare in salita. Non ho ottenuto risultati al Romandia, ma ho avuto buone sensazioni nella cronosquadre che abbiamo vinto, dopo ho lavorato pensando al Giro d’Italia. E’ stata una buona settimana, ora sono in buona forma, sono pronto a cercare una vittoria di tappa”.

Aru, cronometro cruciale

E’ Fabio Aru l’uomo più atteso della pattuglia italiana al Giro d’Italia 2015. Dopo l’esaltante scoperta della scorsa edizione Aru arriva ora al momento più difficile, la conferma con tutte le pressioni e le attenzioni che gli stanno piovendo addosso. Aru arriva al Giro per confermarsi tra i grandi, pur con un percorso che prevede quella lunga crono in Veneto che lo svantaggerà di certo, e un avvicinamento con l’intoppo di un malanno che gli ha fatto saltare il Giro del Trentino. “Quando ho capito che ero malato sono andato dieci giorni al Sestriere insieme a Cataldo, Rosa e Tiralongo” ha spiegato Aru “Abbiamo passato una settimana intensa. Arrivo al Giro dopo aver lavorato duramente fin da novembre, e con una squadra motivata”.

Interessante l’analisi del percorso fatta da campione della Astana: “Sarà duro fin dall’inizio, con la cronosquadre l’arrivo in salita all’Abetone. La cronometro individuale sarà il punto cruciale della corsa. L’ultima settimana con le tappe del Mortirolo e del Sestriere sarà molto difficile. Sarà importante rimanere concentrati per tutte e tre le settimane”.

Porte: Vincere il Giro sarebbe un sogno

Sarà il Giro d’Italia di Richie Porte? Se guardiamo ai risultati della prima parte di stagione il corridore australiano della Sky è certamente il numero uno delle corse a tappe, ma il Giro è un’altra storia, lo sa bene Porte e lo sanno bene i suoi avversari. Cambiano i parametri, tre settimane anzichè una, cambiano avversari, pressioni, è un altro mondo. Ma anche questo Porte sembra davvero un altro corridore rispetto a quello delle stagioni passate. Nessun passaggio a vuoto, nessuna incertezza, concentrazione totale sulle corse. Porte sa che a trent’anni questa è la grande occasione di dare una svolta alla propria carriera: “Vincere il Giro sarebbe un sogno, c’è un tempo limitato per poter essere un professionista ed ora sto arrivando nel momento migliore” ha spiegato Porte “Ho avuto un fantastico inizio di stagione, vincere ha aumentato ancora di più il mio appetito, sono fiducioso”.

Contador: pronto fisicamente e psicologicamente

Entrare una volta di più nella storia del ciclismo ed andare oltre a quanto si ritiene possibile. E’ questa la motivazione di Alberto Contador nella sua sfida alla doppietta Giro – Tour. Alla corsa rosa arriva da favorito, ma sarà solo la prima tappa della sua corsa verso l’impossibile: “Sono fisicamente pronto per il Giro d’Italia e psicologicamente pronto per quello che mi aspetta dopo il Giro” così Contador lancia la sua sfida “So che ho rischiato preparando Giro e Tour nella stessa stagione, ma mi attira e motiva enormemente cercare una cosa che molti ritengono impossibile”.

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