Giro d’Italia 2015 Melide Verbania, 18° tappa
Giovedì 28 maggio, 170 km
Attenzione alla tappa di Verbania: l’organizzazione ha assegnato a questa frazione numero 18 solo tre stellette, ma in realtà potrebbe essere una giornata determinante per la classifica generale. Il Giro tornerà in Italia con una tappa tra il varesotto e la sponda piemontese del verbano con la durissima salita di Monte Ologno e una discesa tecnica che faranno selezione.
Giro d’Italia 2015 Melide Verbania – Il percorso
Lo sconfinamento ticinese dura appena 25 km. Gli ultimi 10 di ieri e i primi 15 di oggi. La corsa riparte da Melide, a due passi dall’arrivo di ieri a Lugano per tornare in Italia superando il confine a Ponte Tresa. La prima parte del percorso nel varesotto non presenta difficoltà altimetriche passando per Varese e poi puntando verso l’estremità meridionale del lago Maggiore. Si costeggerà tutta la sponda piemontese del lago, un tratto senz’altro suggestivo ma privo di difficoltà altimetriche. Saranno circa 130 km di pianura prima di arrivare a Cannero Riviera dove inizia un’altra corsa.
Con un secco tornante a sinistra ci si immette sulla strada che porta verso il Monte Ologna. La salita è dura e continua, 10 km al 9% di media ripagati da belle viste sul Verbano. Dopo il paese di Trarego, poco oltre metà salita, la strada si fa ancora più stretta e tortuosa fino allo scollinamento di Monte Ologno a 35 km dall’arrivo. Ma le difficoltà non sono finite: anche la discesa è stretta e tecnica, senza contare un altro duro tratto di salita di un paio di km che porta a Piancavallo. Da qui ci si butta in un altro tratto di discesa con curve veloci e tornanti, un altro tratto impegnativo prima di trovare un altro dentello nel paese di Premeno. Da qui la strada scende senza più grandi insidie per gli ultimi 15 km verso il traguardo di Verbania.
Non è un tappone, ma è una tappa difficile e tecnica. La salita è selettiva, così come la successiva rampa verso Piancavallo e la discesa tecnica. Un attacco in salita di un corridore importante potrà fare grande selezione e dare uno scossone alla classifica. Saremo alla vigilia di due giornate una più difficile dell’altra, ma ci saranno certamente corridori che non potranno più aspettare e daranno l’assalto al Monte Ologno.
Giro d’Italia 2015 Melide Verbania – Il territorio
E’ una tappa tra Ticino, varesotto e verbano, tra laghi e montagne. Melide è un piccolo paese del Canton Ticino sul lago di Lugano, per la prima volta sede del Giro d’Italia.
La tappa lascia subito il ticinese per tornare in Italia arrivando a Varese, la città giardino, con il suo battistero medioevale di San Giovanni e i verdi dintorni collinari. Uno dei maggiori punti di interesse è il giardino di Palazzo Estense, un parco che per la sua magnificenza è soprannominato la Versailles milanese. Il suggestivo Sacro Monte di Varese punteggia le pendici della dorsale montuosa del Campo dei Fiori. E’ una serie di 14 cappelle realizzate nel ‘600 in una simbolica ascesa spirituale dei fedeli che risalivano la montagna. A ovest della città il lago di Varese è alimentato da sorgenti sotterranee, da alcuni torrenti e dalle acque del lago di Comabbio.
Ad Arona siamo già sulle sponda piemontese del lago Maggiore. Un tempo città fortificata a controllo del lago, oggi Arona deve la sua notorietà soprattutto alla gigantesca statua di San Carlo Borromeo, detta il San Carlone. La statua doveva far parte di un Sacro Monte poi rimasto solo un progetto. Il San Carlone fu comunque completato nel 1697.
Sul lungolago tra Arona e Stresa sono molte le ville delle nobili famiglie lombarde di un tempo. La più famosa è Villa Pallavicino a Stresa, una splendida villa neoclassica con un grande parco all’inglese e un giardino zoologico. Stresa, alle falde del Mottarone, è la più elegante e lussuosa città del lungolago, frequentata da un turismo aristocratico fin dall’Ottocento. Da Stresa ci si può anche imbarcare per visitare le Isole Borromee, le perle del Verbano.
Verbania, sede di arrivo, è nata nel 1939 unendo le città di Intra e Pallanza, geograficamente divise dalla punta della Castagnola. Proprio qui si trova l’attrazione più celebre del territorio, Villa Taranto, ma soprattutto i suoi giardini con centinaia di piante esotiche inserite in un grande parco all’inglese di 20 ettari.
Giro d’Italia 2015 Melide Verbania – La storia
Storie di ciclismo antico e recente si intrecciano in questa tappa. Del resto il varesino è terra di grande ciclismo, da sempre, basti citare i nomi di Alfredo Binda e Ivan Basso. Induno Olona è il paese di Luigi Ganna, il vincitore del primo Giro d’Italia. Varese è città di ciclismo: due Mondiali, la classica Tre Valli Varesine, il Lombardia, il Giro. Tutti ricorderanno la sparata di Alessandro Ballan al Mondiale 2008, ma qui si è assegnato l’iride anche nel ’51, con la vittoria dello svizzero Kubler e l’argento di Fiorenzo Magni. In quello stesso 2008 a Varese aveva fatto tappa anche il Giro d’Italia con una fuga vincente di Jens Voigt: il tedesco con un’azione delle sue era evaso da un gruppo di attaccanti che comprendeva anche Paolo Bettini.
Verbania aspetta un arrivo del Giro dal ’92, allora fu Franco Chioccioli a vincere. L’ultima partenza è invece più recente, nel 2011 per la tappa che andava a scalare il Colle delle Finestre, vinta con una fuga da lontano dal bielorusso Kirienka.
La vittoria di Chioccioli a Verbania
https://www.youtube.com/watch?v=vTl0n_E_-fs