I corridori, le tappe, i pronostici, le notizie, le curiosità. Ecco la nostra guida al Giro d’Italia 2015, in continua evoluzione fino alla partenza della corsa del 9 maggio.
Il percorso – La presentazione delle tappe con le cartine, le descrizioni e caratteristiche tecniche, i cenni sul territorio e sulla storia. Si partirà con una cronosquadre tra San Lorenzo al Mare e Sanremo, poi tre tappe miste in Liguria. Il primo arrivo in salita sarà l’Abetone, seguito poi da Campitello Matese. Non mancheranno belle tappe collinari nella prima metà di Giro d’Italia, come quella di San Giorgio del Sannio e quella di Imola sul circuito dei Tre Monti. Ma verosimilmente la classifica si comincerà a delineare davvero solo dalla cronometro di Valdobbiadene, 60 km decisivi per le sorti del Giro. Poi sarà montagna. Prima Madonna di Campiglio, poi in un crescendo di difficoltà ed emozioni ecco il Mortirolo (arrivo ad Aprica), le interminabili salite valdostane (arrivo a Cervinia) e la suggestione del colle delle Finestre (arrivo a Sestriere). Il finale tornerà a Milano.
Pensiamo che la crono di Valdobbiadene avrà un peso molto, molto importante sull’economia del Giro, ma che i tre tapponi Aprica – Cervinia – Sestriere potranno offrire ottime occasioni per rimescolare la classifica.
Ecco la presentazione del percorso tappa per tappa.
I corridori – La presentazione delle squadre e dei corridori del Giro d’Italia 2015. Ricordiamo che oltre alle 17 squadre World Tour iscritte d’ufficio saranno al via Androni Sidermec, Bardiani CSF, Southeast, Nippo Fantini e CCC Sprandi.
Elenco definitivo dei corridori e numeri di gara
La maglia rosa – La sfida è elettrizzante, più di quanto si potesse pensare qualche mese fa. C’è il più grande campione da grandi giri dell’ultimo decennio, Alberto Contador. Lo spagnolo è l’unico dei quattro grandi (Nibali – Froome – Quintana – Contador) ad aver accettato la sfida del Giro d’Italia 2015, ma sulla sua strada troverà quelli che sono probabilmente i tre corridori subito al di sotto ai quattro grandi per livello tecnico, e cioè Richie Porte, Rigoberto Uran e Fabio Aru.
L’avvio di stagione ha reso molto più incerto un pronostico che qualche tempo fa vedeva Contador sicuro vincitore. Qualche battuta d’arresto nelle prime corse stagionali, qualche problema interno alla squadra con l’allontanamento di Riis a cui era particolarmente legato, una preparazione diversa per affrontare la doppia sfida Giro – Tour, è un Contador che ha qualche certezza in meno pur restando il grande favorito.
Per contro Richie Porte è arrivato a livelli mai visti in passato, simbolo della rinascita della Sky dopo un anno travagliato. E’ a grandi livelli da gennaio, e non sarà scontato reggere per tutto il Giro d’Italia, considerando anche che in passato non è mai stato molto regolare, ma questo sembra un Richie Porte tutto nuovo, concentratissimo e continuo come mai prima d’ora. Rigoberto Uran ha dato ottime conferme ed è ormai una garanzia dopo due secondi posti consecutivi al Giro d’Italia. Fabio Aru è stato il più discreto in questo avvio di stagione, ha avuto anche qualche problema di salute, ma siamo convinti che abbia il tempo, la determinazione e la serenità per far valere tutta la sua classe al Giro. Il problema dello scalatore sardo piuttosto è quella lunghissima crono veneta che come abbiamo già detto avrà un peso fondamentale nell’economia della corsa, sessanta chilometri dove è nettamente svantaggiato rispetto agli altri tre favoriti della corsa. Diciamo che Aru potrebbe perdere almeno due minuti e mezzo in una crono del genere, un handicap non da poco.
Tutti gli altri sono decisamente al di sotto di questi quattro campioni nei pronostici della vigilia. Potrebbe inserire forse il solo Domenico Pozzovivo, e Leopold Konig, il numero due di casa Sky, se Richie Porte dovesse avere qualche problema. Gli altri saranno chiamati a contendersi le restanti piazze nella top ten: attenzione a Zakarin, il nome nuovo emerso dal Giro di Romandia, ma anche alla coppia spagnola della Movistar, Intxausti e Izagirre, i classici Pellizotti e Niemiec, e un Van den Broeck che in Romandia ha chiuso con una grande cronometro.
Il borsino dei favoriti
***** Contador
**** Porte – Uran
*** Aru
** Pozzovivo – Konig
* Izagirre – Intxausti – Pellizotti – Niemiec – Zakarin – Van den Broeck – D.Caruso – Cunego – Hesjedal – Kruijswijk.
Le volate – Anche se sono le montagne e la corsa al rosa a catalizzare l’attenzione di un grande giro, non mancherà ovviamente l’emozione delle sfide ad altissima velocità. Il velocista più forte del gruppo si preannuncia Andrè Greipel, il tedesco della Lotto Soudal, al rientro al Giro dopo ben cinque anni. Ma non sarà facile per Greipel, perchè il percorso del Giro non propone molte tappe completamente pianeggianti, e la starting list è ricca di velocisti più forti di lui a superare i percorsi ondulati del Giro. Greipel potrebbe quindi rischiare di non avere tantissime occasioni per far valere il suo spunto. Crediamo che un velocista come Michael Matthews, sorretto da una grande squadra, meno veloce ma con più spiccate doti da classiche, avrà molte più occasioni.
Gli altri velocisti di punta del Giro d’Italia 2015 saranno Elia Viviani, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi, Juan Josè Lobato, Luka Mezgec e Sacha Modolo. Un gradino al di sotto mettiamo Davide Appollonio, Sonny Colbrelli, Moreno Hofland, Grega Bole, Manuel Belletti e l’eterno Alessandro Petacchi.
Per la maglia rossa a punti indichiamo come favorito Michael Matthews.
Classicomani – Mai come quest’anno ci saranno al via del Giro d’Italia tanti campioni da classiche. Il debutto di Tom Boonen, i ritorni dopo tanti anni di Gilbert e Gerrans, senza dimenticare Paolini o Chavanel. Sarà una sfida nella sfida per cercare il successo di giornata che potrebbe rendere più elettrizzanti diverse tappe intermedie.
Giovani e sorprese – Come sempre al Giro d’Italia ci sono tanti giovani talentuosi alle prime esperienze nelle grandi corse a tappe. Spesso è proprio al Giro che molte squadre decidono di far esordire i propri corridori più giovani, perchè è una corsa difficile ma meno stressante del Tour. I nomi interessanti sono molti: segnaliamo soprattutto Stefan Kung, il nuovo Cancellara della BMC, il nostro Davide Formolo, un corridore da maglia rosa per i prossimi anni, gli scalatori colombiani Sebastian Henao e Johan Esteban Chaves e lo spagnolo Ruben Fernandez, altro uomo da grandi giri. Al via ci sono anche due giovani dal cognome pesante: Rick Zabel, figlio del grande Erik, e Dayer Quintana, fratello minore del campione uscente Nairo.
Tra i possibili nomi nuovi il più atteso è il russo Zakarin, sorprendente vincitore di un grande Romandia dove erano presenti anche Froome, Quintana e Nibali. Può essere la vera novità in prospettiva classifica. Tra le possibili sorprese indichiamo il rumeno Tvetcov, della Androni, un corridore che ha sempre corso in squadre minori facendo vedere ottime cose ed avrà qui la sua prima grande occasione. In alcune tappe può fare il risultato. Un altro interessante corridore poco conosciuto ma che sta crescendo è lo svizzero Dillier della BMC, un corridore da percorsi mossi che può centrare una tappa.
Le maglie – Abbiamo detto del ruolo di favorito di Contador per la maglia rosa e di Michael Matthews per la rossa a punti. Ma ci sono anche altre due maglie da assegnare. Per la bianca dei giovani crediamo che Fabio Aru non troverà rivali ad impensierirlo. Per la maglia azzurra dei Gpm trovare un favorito è sempre complicato: negli ultimi anni il regolamento è cambiato assegnando più punti alle salite d’arrivo per favorire i big della classifica e i veri scalatori piuttosto che gli attaccanti da lontano. Potrebbe essere anche questa una maglia per Aru, o per scalatori più liberi dal controllo della classifica generale come Atapuma, Chaves o il classico Pirazzi.
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Tv e Radio – Il Giro d’Italia sarà trasmesso da ben 171 paesi nel mondo. I dettagli sui programmi della Rai, in tv e radio. Le radio ufficiali del Giro sono RDS e Radio Rai.
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