Giro 2015, Nicola Boem a Forlì

Le emozioni che non ti aspetti nella tappa di Forlì, una delle più pianeggianti del Giro d’Italia 2015. La corsa è sfuggita di mano al gruppo e alle squadre dei velocisti e quattro coraggiosi sono riusciti a giocarsi il successo nel finale. Ha vinto Nicola Boem, il più forte, davanti a Busato, Malaguti e Marangoni. Ma la notizia del giorno è soprattutto il ritardo accusato da Richie Porte, quasi un minuto a causa di una foratura avvenuta poco prima della neutralizzazione dei 3 km finali.

Sulla carta la tappa con cui il Giro ripartiva da Civitanova Marche dopo il giorno di riposo non prevedeva dubbi: volata sicura! Invece non è stato così. Nelle battute iniziali se ne sono andati Busato (Southeast), Gatto (Androni), Boem (Bardiani), Malaguti (Nippo Fantini) e Marangoni (Cannondale Garmin). Un quintetto tutto italiano che il gruppo ha lasciato intorno ai quattro minuti di distacco. La situazione è sembrata andare verso lo scontato rientro del gruppo per tanti km. Ma i fuggitivi, dopo aver risparmiato energie nelle fasi centrali, negli ultimi 40 km hanno decisamente cambiato ritmo, aiutati anche dal vento a favore che ha consentito loro di tenere sempre sui 50 all’ora il ritmo.

Le squadre dei velocisti hanno cercato di intensificare la loro azione in testa al gruppo, ma oltre alla Lotto di Greipel nessun’altra si è impegnata con quattro o cinque uomini. I Lotto hanno dato il tutto per tutto ma senza aiuti così consistenti non sono riusciti a riparare alla situazione.

Nicola Boem lanciato verso il successo

Purtroppo davanti Oscar Gatto, il più veloce della compagnia, ha perso la grande occasione per una foratura ad una quindicina di km dall’arrivo. Gli altri quattro hanno continuato di gran carriera passando ai meno dieci con ancora  quasi un minuto e mezzo e grandi chance di giocarsi il successo. Così è stato, e nel finale Marangoni ha giocato la sua carta partendo poco prima dell’ultimo km. Boem si è dimostrato il più forte: ha fatto gran parte del lavoro di ricucitura e poi ha approfittato di un buco creato da Malaguti alle sue spalle per andare a superare Marangoni e vincere. Busato ha concluso secondo, un grande risultato per questo 28enne che è in pratica alla sua prima occasione nel grande ciclismo dopo una lunghissima gavetta. Ma probabilmente il corridore della Southeast avrebbe potuto anche vincere se non fosse rimasto a ruota dell’esausto Malaguti perdendo metri fatali rispetto a Boem. Ma bravi a tutti e cinque, compreso Gatto, davvero sfortunato.

Il gruppo è arrivato dopo una ventina di secondi battuto allo sprint da Nizzolo. La sua Trek è stata la grande assente nella rincorsa alla fuga e dovrà recitare il mea culpa. Una squadra WT che arriva al Giro d’Italia puntando esclusivamente su un velocista deve dare il 101% per portare il gruppo allo sprint in una tappa come questa.

Il ritardo di Richie Porte – L’australiano ha perso ben 47” per una foratura occorsagli nel finale della tappa, ma prima della neutralizzazione dei 3 km, quando il gruppo era lanciato a sessanta all’ora. Un ritardo davvero pesante che fa scendere Porte in quarta posizione in classifica, a 1’09” da Contador.

1 Nicola Boem (Ita) Bardiani CSF 4:26:16
2 Matteo Busato (Ita) Southeast Pro Cycling
3 Alessandro Malaguti (Ita) Nippo – Vini Fantini 0:00:02
4 Alan Marangoni (Ita) Cannondale-Garmin Pro Cycling Team 0:00:04
5 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 0:00:18
6 Sacha Modolo (Ita) Lampre-Merida
7 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
8 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Alpecin
9 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani CSF
10 Davide Appollonio (Ita) Androni Giocattoli.

Classifica generale

1 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo 42:58:09
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:03
3 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:00:46
4 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:01:09
5 Dario Cataldo (Ita) Astana Pro Team 0:01:16
6 Roman Kreuziger (Cze) Tinkoff-Saxo 0:01:46
7 Rigoberto Uran (Col) Etixx – Quick-Step 0:02:10
8 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:02:12
9 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:02:20
10 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:02:24.

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