Contador: Nessuna sorpresa
All’interno 13 interviste – E’ Alberto Contador a guidare la classifica dei quattro big dopo la prima tappa del Giro d’Italia 2015, la cronosquadre tra San Lorenzo al Mare e Sanremo. Se Aru e Uran hanno dato una solida risposta è invece mancata la Sky di Richie Porte, distanziata di 20” dalla Tinkoff di Contador. Distacchi che a fine Giro saranno certamente poco rilevanti, ma che danno intanto un indirizo almeno psicologico a questo inizio di corsa. La Orica si gode la maglia rosa di Simon Gerrans che si getta alle spalle un periodo nero. Ecco tutte le interviste al termine della tappa.
Alberto Contador: “Non è una sorpresa questo secondo posto. Sapevamo di avere una squadra forte. Sono contento, non solo per il risultato, ma anche perchè tutti hanno dato il 100%. E’ stata una prestazione davvero buona anche se ad un certo punto abbiamo perso l’organizzazione. Ma possiamo essere contenti del risultato, abbiamo guadagnato secondo su tutti i rivali. Ora dobbiamo prendere la corsa giorno per giorno, so che è una cosa che si dice sempre ma nei grandi giri è così, bisogna sempre essere attenti in ogni tappa. MI sto già godendo l’atmosfera del Giro d’Italia che è sempre molto piacevole”.
Steven De Jongh, Ds Tinkoff Saxo: “E’ un bel risultato. Sapevamo che la Orica aveva una squadra di specialisti. Naturalmente avremmo voluto vincere, ma siamo contenti, abbiamo preso secondi a tutti gli avversari. E’ meglio essere venti secondi davanti che venti secondi dietro. Nel complesso abbiamo fatto una bella crono solida con un passaggio a vuoto dopo 14 km. Abbiamo dovuto rallentare, ma abbiamo parlato alla radio e i ragazzi hanno subito risolto e sono tornati alla massima velocità”.
Fabio Aru: “Mi aspettavo un buon tempo, perché siamo un gruppo speciale, affiatato e in ottime condizioni. Sono stato malato, ma ora ho un buon feeling e i miei compagni hanno già dimostrato in Trentino che sono forti. Abbiamo giovani corridori insieme ad alcuni uomini esperti, un mix perfetto per fare bene. Siamo solo nella prima tappa, ce ne sono ancora 20. Sono concentrato ed entusiasta all’inizio di questo Giro d’Italia. Saranno tre settimane intense, in cui voglio divertire i tifosi italiani che mi stanno facendo sentire il loro calore”.
Simon Gerrans: “Se potessi tagliare la parte anteriore di questa maglia in nove pezzi e condividerlo tra i miei compagni di squadra lo farei. La parte posteriore della maglia dovrebbe essere tagliata in circa 50 pezzi per tutte le persone coinvolte nell’organizzazione della Orica-GreenEDGE perché è un vero vanto per tutti all’interno del team avere questi successi. Non sapevamo cosa aspettarci da questa crono sulla pista ciclabile, ma il percorso si è rivelato molto bello, con alcune parti un po’ tecniche ma molto veloce. Poi con il vento contrario che c’era era veramente adatto alla nostra squadra. Ho avuto un inizio di stagione difficile ma continuavo a dire che le cose potevano cambiare velocemente”
Matthew White, Ds Orica GreenEdge: “C’era un po’ di pressione perchè eravamo i favoriti secondo tutti quanti, ma i ragazzi ormai sono abituati. Vincere queste prove è molto bello perchè è la squadra che vince.”
La crono dalla bici di Esteban Chaves
Rigoberto Uran: “Penso sia stata una bella giornata per noi. Abbiamo fatto una buona cronometro. C’era un po’ più di vento di ieri e questo ha reso il percorso più difficile. Era difficile vincere perchè ci sono squadre come la Orica che sono venute strutturate apposta per questa tappa. Ma siamo contenti, non possiamo lamentarci del quarto posto. Domani inizia una prima settimana difficile, con già un arrivo in salita alla quinta tappa. Quello che abbiamo imparato nel’ultimo Giro d’Italia è che può succedere qualcosa di importante in qualsiasi momento”.
Richie POrte: “Penso che siamo stati bravi, ognuno ha fatto un buon lavoro. Non è l’ideale perdere tempo ma non è la fine del mondo, la corsa non si vinceva oggi. Mi sento fresco e pronto a lottare”.
Giacomo Nizzolo: “Le mie sensazioni oggi non erano male. Penso che abbiamo fatto del nostro meglio e se confrontiamo il nostro tempo con alcune delle squadre che sono più forti nella cronosquadre penso che possiamo essere felici e fiduciosi per le prossime tappe. Tutti sanno quello che è successo l’anno scorso, quando sono andato molto vicino alla vittoria più volte, quindi quest’anno voglio vincere almeno una tappa”.
Roberto Reverberi, Ds Bardiani CSF: “Al di là del piazzamento finale possiamo essere soddisfatti di come siamo andati e del minimo distacco che abbiamo avuto dalla maggior parte delle più forti squadre World Tour. I nostri ragazzi hanno corso al meglio lungo i 17.6km della crono. Negli ultimi 2km abbiamo sacrificato Boem che con una lunga trenata ha aumentato sensibilmente la velocità, lanciandoci verso il traguardo nel migliore dei modi. La buona prestazione offerta quest’oggi è anche frutto del lavoro dei nostri sponsor che ci stanno mettendo a disposizione materiali veramente performanti e all’avanguardia”.
Orlando Maini, Ds Lampre Merida: “La preparazione della prova, lo studio del percorso e gli allenamenti svolti nei giorni scorsi erano stati accurati, ma non hanno trovato concretizzazione in gara. La prestazione è stata sottotono, alcuni dei nostri ragazzi non sono riusciti a dare il contributo al livello che ci attendevamo, forse ha inciso un po’ di emozione. Sapevamo di non poter competere per le prime posizioni, ma ambivamo comunque a qualcosa di meglio di quanto ottenuto: ora subito concentrati con la voglia di trovare pronto riscatto”.
Dmitry Konychev, Ds Katusha: “Il nostro obiettivo era combattere per la vittoria. La prima parte è stata molto buona, all’intermedio eravamo solo a 7 secondi dalla Orica. Ma nel finale abbiamo perso un po’ di potenza e siamo finiti a 27”. Ma siamo pronti e sono sicuro che saremo in grado di ottenere degli ottimi risultati in questo Giro d’Italia”.
Fabio Baldato, Ds BMC: “Abbiamo una squadra giovane, i due corridori più giovani in gara sono con noi: Rick Zabel e Stefan Küng. Altri ragazzi stanno correndo il loro primo Giro d’Italia, come Silvan Dillier. Possiamo sempre fare meglio, ma 25 secondi di distacco è molto vicino a squadre come Etixx-Quick, Sky e Katusha”.
Serge Parsani, Ds Southest: “Nessuna sorpresa, è un risultato nella norma, in linea con le previsioni, e poi il distacco non è neanche così importante. Siamo qui per vincere delle tappe e siamo già concentrati sulla giornata di domani, dove daremo il massimo”.