Le polemiche della tappa dello Stelvio si sono definitivamente spente sul podio di Trieste. Rigoberto Uran ha abbracciato e complimentato il connazionale Quintana, dopo che il vincitore del Giro era stato accolto con grande freddezza da buona parte del gruppo nei giorni successivi a quella tanto discussa tappa. “Quintana è il vincitore legittimo e mi congratulo con lui” ha dichiarato Uran, che nella tappa dello Stelvio perse la sua maglia rosa “Ho sempre pensato che chi vince, vince comunque, e penso che Quintana avrebbe vinto anche senza la tappa dello Stelvio. Quel giorno è stato un po’ particolare, non avevamo molte informazioni, ma ho sempre pensato che sarebbe finita come poi in realtà è andata”.
Un Uran tra il rassegnato e il fatalista, che comunque può essere soddisfatto della riconferma del podio già conquistato un anno fa: “E’ stata una grande esperienza, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo per salire sul podio. Abbiamo iniziato con un’ottima cronosquadre in Irlanda e questo ha messo tutti di buonumore. Poi è stata una questione di risparmiare energie ed arrivare alla prima crono, che è stata un momento chiave. Sapevamo che poteva essere cruciale per la classifica e siamo andati molto forte. E’ un grande ricordo anche aver indossato la maglia rosa, anche perchè sono stato il primo colombiano nella storia del Giro a prenderla. Dopo questa tappa avevamo un vantaggio sugli avversari, abbiamo fatto una strategia per cercare di difendere la maglia rosa. Poi è arrivata la tappa dello Stelvio. Abbiamo lottato fino alla fine e penso che possiamo essere orgogliosi di questo secondo posto. Tutta la squadra ha corso molto bene. E’ il primo podio in un grande Giro per la Omega Quickstep. Questa è sempre stata una squadra da classiche, ora siamo entrati in una nuova dimensione con questo Giro d’Italia”.