All’interno 8 interviste e la classifica – La caduta e il ritiro di Daniel Martin. La pronosticata vittoria della Orica che ha consegnato la maglia rosa a Svein Tuft nel giorno del suo compleanno. La pioggia che ha penalizzato Katusha e Movistar costruendo un grande vantaggio per Uran e Evans nei confronti nei Quintana e soprattutto Rodriguez. Tanti temi per la cronosquadre d’apertura del Giro d’Italia 2014 a Belfast.
Uno scroscio di pioggia ha condizionato la corsa mentre le prime squadre partite, Colombia e la favorita Orica erano più o meno a metà percorso. Chi è partito immediatamente dopo ne ha fatto le spese, mentre chi ha avuto la sorte di iniziare la prova tra gli ultimi ha fatto in tempo a vedere asciugarsi la strada potendo così correre in una situazione molto favorevole. LA Orica ha comunque tenuto fede al pronostico snocciolando la solita prestazione senza incertezze, di grande qualità tecnica, spinta da specialisti straordinari e da una compattezza eccellente. 24.42 il tempo siglato sotto la pioggia dalla Orica, a quasi 53 di media.
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Per chi è partito dopo è stato il buio. La Movistar di Quintana è riuscita comunque a barcamenarsi grazie alla consistenza di alcuni specialisti, la Katusha di Rodriguez invece, composta essenzialmente da scalatori, ha fatto una fatica terribile. Alla fine i Movistar hanno ceduto 55”, i Katusha addirittura 1’33”, davvero tanta roba per un corridore che punta a vincerlo questo Giro d’Italia.
Più sfortunata di tutte è stata la Garmin Sharp: una toccata tra due corridori dopo una piccola sbandata e il trenino è deragliato con metà corridori per terra. Il più malconcio proprio il leader Daniel Martin, uno degli idoli locali, subito costretto al ritiro. Gli altri hanno ripreso alla meglio, cercando di salvare il salvabile, ma di fatto il Giro della Garmin è già compromesso.
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Per le ultime squadre a partire c’è stata la grande occasione di correre nuovamente con l’asfalto tornato asciutto. Omega e BMC ne hanno approfittato, andando anche ad insidiare la leadership della Orica, rallentata dalla pioggia nel finale, proprio la parte più tortuosa del percorso. Il tempo degli Orica ha retto e Svein Tuft, primo della squadra a transitare sul traguardo, ha così potuto festeggiare con la maglia rosa il suo 37° compleanno. Ma per Omega e BMC, quindi Uran e Evans, è stato ugualmente un risultato da sorriso pieno. Le differenti condizioni di corsa hanno infatti ampliato a dismisura i distacchi e la classifica prende per loro una piega subito interessantissima. Uran conta 2” su Evans, 33” su Scarponi, 51” su Quintana, addirittura 1’28” su Rodriguez. Distacchi importanti, molto superiori al previsto proprio per le diverse condizioni in cui le squadre dei favoriti hanno corso, fermo restando comunque la prova negativa di Rodriguez e compagni.
Ora due tappe in Irlanda, senza vere salite, ma con l’incognita della pioggia che potrebbe scombinare i piani e rendere molto pericolose due giornate che altrimenti sarebbero state abbastanza tranquille.
LE INTERVISTE
Eusebio Unzue, Team Manager Movistar: “Per le condizioni in cui abbiamo corso è già una buona cosa non essere incappati in cadute. Sapevamo che poteva succedere quello che è successo, c’era più di un’ora di differenza tra le prime e le ultime a partire e qui il tempo cambia velocemente. Noi abbiamo fatto tutta la crono con la pioggia, in particolare il pezzo di discesa dopo il primo intermedio era molto pericoloso. Non c’era tanta acqua, ma bisognava andare piano, è stato un peccato, perchè la prova dei ragazzi è stata buona. Abbiamo perso presto Anton, Castroviejo ha dovuto tappare un buco e poi non è riuscito a tenere fino in fondo, ma tutti sono andati bene. Penso che i secondi di oggi non condizioneranno i piazzamenti sul podio finale, ma è certo che è sempre meglio essere davanti che dietro. Uran e Evans hanno preso un bel vantaggio, Rodriguez invece è dietro di noi di 38”. Nelle prossime tappe cercheremo di evitare problemi per poi tornare in Italia”
Nairo Quintana: “E’ iniziato a piovere proprio quando siamo partiti noi e poi abbiamo perso quasi subito due corridori. Le sensazioni comunque sono state molto buone”
Svein Tuft: “Abbiamo affrontato questa tappa con grandi aspettative. La nostra squadra era stata disegnata appositamente per questa cronometro a squadre con Durbridge, Hepburn, Lancaster, Meyer e così via. Il nostro direttore sportivo Matt White aveva detto che se avessimo avuto un buon tempo, avrei dovuto tagliare per primo il traguardo. È un sogno che diventa realtà per un ragazzo come me, per una volta nella vita sono davanti a tutti e sono davvero grato alla squadra.”
Michael Rogers: “Siamo soddisfatti della nostra prestazione. Rispetto agli altri corridori di classifica abbiamo fatto in modo che Nico e Majka siano in una posizione fantastica. Le prossime tappe saranno difficili e dobbiamo stare all’erta, le condizioni di vento possono influire sul finale. Ma abbiamo avuto un po’ di tempo per vedere le tappe e siamo ben preparati. Personalmente mi piace veramente essere di nuovo in gruppo. Durante i mesi lontano dalle gare mi sono reso conto quanto è importante essere un corridore professionista e questo è ciò che voglio fare. Non ho perso un solo giorno di allenamento e non vedo l’ora di aiutare i nostri capitani qui”.
Roberto Reverberi, DS Bardiani: ”Sono soddisfatto dei miei ragazzi. Alla vigilia pensavamo di stare intorno al 1.40 minuti di distacco dalla prima squadra, ma siamo andati nettamente più forti. Bravi perché hanno dato tutto al cospetto di squadre che sono venute qui preparando nei minimi dettagli questa giornata e alcune alla fine sono arrivate dietro di noi”.
Brent Copeland, Team manager Lampre Merida: “Peccato aver trovato condizioni non certo favorevoli: il tempo è stato così mutevole che la pioggia e il vento hanno condizionato la prova di alcune squadre. Nel momento in cui siamo partiti, la strada era molto bagnata. Abbiamo sbagliato qualche traiettoria in curva, perdendo secondi: dato che non sarà la cronosquadre a decidere le sorti del nostro Giro d’Italia, i ragazzi hanno preferito non rischiare ulteriormente, affrontando con maggiore cautela i restanti chilometri del percorso. Dispiace non aver potuto beneficiare in pieno del buon lavoro di preparazione della prova che i ragazzi e i direttori sportivi hanno svolto in questi giorni. Sottolineo inoltre che non abbiamo avuto problemi meccanici, anzi i nostri meccanici hanno preparato al meglio le bici degli atleti”
Ben Swift: “Le condizioni non erano ideali, la strada si stava asciugando ma era ancora scivolosa. Eisel ha avuto dei problemi meccanici poco prima di partire, così non era prontissimo e nel tratto in salita si è staccato. Abbiamo dato tutto finendo molto forte. Personalmente non mi sentivo così bene da molto tempo durante una cronosquadre. Siamo contenti del risultato. Ora pensiamo a domani, cercheremo di fare qualcosa se ci sarà uno sprint”
Rigoberto Uran: “Sono molto felice. Anche se non eravamo tra le squadre favorite, noi eravamo venuti qui per vincere. Pur non avendo corridori come Tony Martin volevamo mostrare il nostro atteggiamento. Ci siamo preparati bene e penso che l’impegno sia stato ripagato. Non abbiamo vinto, ma abbiamo guadagnato terreno su alcuni rivali per la classifica. E’ solo la prima tappa ma per oggi sono soddisfatto”.
1. Orica-GreenEdge 24:42
2. Omega Pharma-Quick Step a 5
3. BMC Racing Team a 7
4. Tinkoff-Saxo a 23
5. Sky a 37
6. Astana a 38
7. Cannondale a 53
8. Movistar Team a 55
9. Giant-Shimano a 56
10. AG2R La Mondiale a 58
11. Trek a 1:00
12. Neri Sottolo a 1:01
13. Belkin a 1:01
14. Bardiani-CSF a 1:07
15. Androni-Venezuela a 1:14
16. FDJ.fr a 1:18
17. Lampre-Merida a 1:20
18. Team Colombia a 1:23
19. Katusha a 1:33
20. Lotto-Belisol a 1:34
21. Europcar a 1:48
22. Garmin-Sharp a 3:26.