Chissà cosa penseranno ora i tifosi francesi di uno dei loro idoli, Pierre Rolland. Lo scalatore della Europcar, salito al terzo posto della classifica generale dopo la tappa di Panarotta, si è lasciato andare ad una dichiarazione d’amore verso il Giro d’Italia. Non sulle pagine della Gazzetta, che suonerebbe come una sviolinata gratuita, ma da quelle dell’Equipe, il giornale sportivo dei francesi e dell’organizzazione del Tour de France.
“Vincenzo Nibali aveva detto che il Tour de France è la corsa più grande ma il Giro d’Italia la più bella ed ora ne sono convinto anche io” ha dichiarato Pierre Rolland al giornale francese.
Per Pierre Rolland questo è il debutto sulle strade del Giro. Una prima che in molti immaginavano decisamente più anonima, quasi un allenamento in vista del suo prediletto Tour. Invece il francese è stato protagonista su tutte le salite, dimostrando il grande feeling con la corsa.
“Ieri ho cercato di guadagnare terreno” continua Rolland a proposito della tappa di Panarotta “Quintana non ha risposto a tutti i miei attacchi perchè non sono realmente pericoloso per lui in classifica. Ho cercato soprattutto di guadagnare su Aru e Majka che sono vicinissimi in classifica. Continuerò a correre così fino a Trieste, giorno per giorno, guardando il libro della corsa alla mattina”.
Nella lotta al podio, sempre più aperta che mai, Rolland ha un solo rimpianto: “La cronosquadre, perchè l’abbiamo corsa nel momento in cui le condizioni erano peggiori”. Dettaglio non di poco conto visto che quel giorno Rolland ha perso 1’10” da Aru e 1’23” da Majka, corridori che ora lo seguono a due secondi.