Nairo Quintana, le mani sul Giro d’Italia

All’interno 7 interviste – Potrebbe essere stata l’incredibile giornata di Gavia, Stelvio e Val Martello ad aver deciso il Giro d’Italia 2014. Una tappa corsa in condizioni climatiche al limite e in certi frangenti anche oltre, con freddo e neve, e che ha incoronato Nairo Quintana nuova maglia rosa. Il colombiano ha approfittato della discesa dello Stelvio per guadagnare terreno e sulla salita finale verso Val Martello ha legittimato quasi triplicando il vantaggio e lasciando ad oltre quattro minuti l’ex leader Uran.

E’ una giornata che difficilmente ci dimenticheremo: neve, pioggia, freddo, condizioni davvero critiche, soprattutto nelle lunghe discese con temperature attorno allo zero e tutti i rischi connessi. Ma i corridori sono riusciti a superarla regalando una giornata di grande ciclismo e meritando un grande applauso, in cui unire anche tutte le persone che hanno lavorato perchè la corsa avesse luogo a partire dai volontari.

La corsa è stata una prova di resistenza a condizioni estreme. Già la prima scalata al Gavia è stata sofferenza pura, con i corridori ad avanzare sotto il nevischio e tra due muraglie di neve a bordo strada. Arredondo (Trek), Chalapud e Pantano (Colombia) hanno attaccato subito, con la corsa che poi ha cominciato a sgranare in maniera drammatica i suoi protagonisti nella lunga e difficile discesa.

Dario Cataldo sotto la neve dello Stelvio

Sullo Stelvio si è così radunato davanti un gruppetto con anche Pellizotti (Androni), Cataldo (Sky) e Kiserlovski (Trek), ma il gruppo ha reagito con la Movistar sempre al comando fin dalle prime battute. Anche la Tinkoff ha dato man forte in testa al gruppo, ormai sotto una vera bufera di neve. Sentito vicino il rientro del gruppo Cataldo ha allora pensato di tentare l’avventura solitaria gettandosi nella discesa dello Stelvio. E qui si è consumato il fattaccio che ha lanciato all’attacco Quintana. La direzione di corsa ha comunicato che, viste le pessime condizioni climatiche, la discesa sarebbe stata percorsa con delle moto a guidare ogni gruppetto per agevolare i corridori. Alcune ammiraglie hanno interpretato questo come una sorta di neutralizzazione della corsa durante la discesa, dopo aver letto un Tweet sull’account del Giro. Nella confusione si è così generata una situazione imprevedibile: con Cataldo ancora solo al comando, dietro si è sganciato un gruppetto con Quintana e Izagirre (Movistar), Rolland e Sicard (Europcar), Hesjedal (Garmin), Rabottini (Neri).

Una volta giunti nel fondovalle Uran e gli altri uomini di classifica, molti dei quali si erano anche fermati in vetta allo Stelvio per coprirsi, hanno capito di avere un minuto e mezzo di ritardo dal gruppetto di Quintana, che ha avuto anche la fortuna di trovare una buona collaborazione dai compagni d’avventura. Con le condizioni meteo nettamente migliorate si è così andati ad attaccare la salita finale di 20 km verso Val Martello, davvero dura e spettacolare. Quintana ha cominciato ad incalzare con il suo passo, andando in breve a raggiungere e superare Cataldo, bravissimo e sfinito, e trascinando dietro Rolland e Hesjedal. Il gruppo nonostante la presenza di diversi gregari dei corridori di classifica non è riuscito a lanciare davvero l’inseguimento nè nel fondovalle nè tantomeno una volta ricominciati a salire. Il distacco così è lievitato km dopo km e dopo metà salita Quintana si è virtualmente vestito di rosa.

Lo Stelvio

Il colombiano ha tirato il collo a Rolland e Hesjedal sulle pendenze più dure, ma mentre il francese ha ceduto, il canadese ha incredibilmente tenuto botta dopo essere sembrato sul punto di cedere fin dall’inizio della salita. Quintana ha dovuto aspettare le ultimissime rampe, al culmine di uno sforzo improbo, per avere ragione di Hesjedal ed andare a cogliere un trionfo pieno. DietroRolland è arrivato ad oltre un minuto, mentre nel gruppo Kelderman ha approfittato di un tratto in piano per avvantaggiarsi. Pozzovivo e Aru con un bel finale hanno lasciato dietro Majka e soprattutto un Uran che ancora una volta ha finito in grande calando. Ancora più indietro Evans, già in affanno a 5 km dalla vetta.

Ma come detto all’inizio applausi per tutti! Anche per chi è arrivato a tre quarti d’ora!

Certamente la tappa però avrà una coda polemica per quanto accaduto nella discesa dello Stelvio. Crediamo si possano fare due considerazioni: Radio Corsa non ha parlato di neutralizzazione, come invece hanno interpretato i Ds di Uran e di altri uomini di classifica, ma di moto messe davanti ai gruppetti per aiutare i corridori ad affrontare la discesa. E’ invece uscito un Tweet che annunciava la neutralizzazione, ma Twitter non è Radio Corsa. Possibile che i Ds abbiano dato fede a Twitter più che a Radio Corsa??? La seconda è che la vittoria di Quintana è limpidissima: nonostante sia rimasto presto da solo ha guadagnato minuti su minuti nella salita finale a corridori tirati dai propri gregari.

Ora il Giro è in mano a Quintana, che oggi ha dimostrato di avere anche una squadra in grande crescita. Il dado sembra dunque tratto, con la corsa che resta apertissima per le posizioni sul podio, che vedono la grande risalita di Rolland dietro a Uran e ad un Evans in grande difficoltà, con Aru, Pozzovivo, Majka e Kelderman tutti in corsa.

LE INTERVISTE

Nairo Quintana: “Non capisco le polemiche, nessuno ha detto che la corsa sarebbe stata neutralizzata in discesa. E poi la maggior parte del distacco l’ho fatto sulla salita finale. Scendendo lo Stelvio, Europcar e Hesjedal hanno cominciato ad andare molto forte, io e Izagirre abbiamo seguito. Quando siamo arrivati in fondo abbiamo visto che il gruppo era spezzato. I rivali mi attaccheranno nei prossimi giorni, ma io ho una grande squadra e sto meglio anche se ho ancora qualche postumo influenzale e un po’ di tosse. La squadra ha avuto dei problemi per le cadute e per le allergie, ma ora stanno recuperando ed oggi si è visto. Sullo Stelvio avevamo tutta la squadra nel primo gruppo. MI aiuteranno a controllare la corsa. Ero venuto per salire sul podio ed oggi sono in maglia rosa, anche se qualcuno mi aveva messo da parte dopo i problemi che avevo avuto. Questo mi dà fiducia e mi conferma che posso fare grandi cose nelle corse a tappe”

Domenico Pozzovivo: “In discesa è stato difficile per me. MI sono sentito bene invece in salita. Nel finale ho preferito aspettare gli ultimi 2 km per attaccare e non subire il contrattacco degli altri. In classifica sono a due minuti dal secondo posto, tutto è ancora possibile”

Adriano Baffi, Ds Trek: “In cima allo Stelvio c’è stato un malinteso. Molte squadre hanno capito che la moto con la bandiera rossa era una safety car da non sorpassare a causa della neve. Questo non è accaduto ma cosa si può fare? La maglia rosa Uran ha perso tempo a causa di questo annuncio di Radio Corsa. Io sono un po’ deluso perchè Kiserlovski aveva una buona condizione e penso che poteva stare con Quintana e gli altri. Sapevamo che le condizioni meteo sarebbero state difficili, hanno reso la tappa tre volte più dura di quanto già fosse. Il nostro obiettivo era di prendere punti con Arredondo per la maglia dei Gpm e salvare il piazzamento di Kiserlovski in classifica. Arredondo ha sofferto molto, ha preso dei punti sul Gavia, poi la sua corsa è finita lì, si è fermato per cambiarsi ed è ripartito con più vestiti. Ora pensiamo alla tappa di domani per vincere con Nizzolo”

Michele Scarponi (ritirato oggi): “Il dolore alla schiena e al collo era troppo per poter continuare. Ritirarmi è stata una decisione difficile da prendere, ma giusta. La tappa di oggi era qualcosa di incredibile, tanta neve e tanta acqua, credo che alla fine risulterà la tappa più determinante per il Giro”

Dario Cioni, Ds Sky: “Cataldo ha fatto una corsa veramente coraggiosa. Noi avevamo un sacco di personale sulle strade per assistere i corridori con vestiario e bevande. E’ stato un po’ sfortunato perchè con l’attacco di Quintana, Rolland e Hesjedal dietro hanno cominciato ad andare a tutta, altrimenti il so vantaggio sarebbe potuto rimanere più importante. Ma può essere orgoglioso della sua prestazione odierna, così come gli altri ragazzi. Henao è rimasto davanti con i migliori sulla salita finale, ha solo vent’anni e questo gli darà grande fiducia”

Przemislaw Niemiec: “Era da quando ho dovuto abbandonare le ambizioni di classifica che tentavo di entrare in una fuga. Ci sono riuscito oggi, forse nella tappa più impegnativa per clima e percorso. Era difficile riuscire a tenere un buon passo sullo Stelvio, in più da dietro hanno pedalato forte, quindi la nostra azione non ha avuto successo“.

Luca Scinto, Ds Neri: “Era importante finire la tappa, e sono felice per come sta crescendo Rabottini. Certo, nel finale ha pagato il coraggio della giornata, ma fino a quando ha potuto è stato protagonista nella corsa. Ora ci sono altre tappe adatte a lui, contiamo di chiudere mettendoci ancora in evidenza”

1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 4:42:35
2 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:00:08
3 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:01:13
4 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:03:32
5 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:37
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:40
7 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:04:08
8 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:04:11
9 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:04:48
11 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing
12 Jarlinson Pantano (Col) Colombia 0:04:59
13 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:06
14 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:07:02
15 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:50
16 Winner Anacona Gomez (Col) Lampre-Merida 0:09:58
17 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 0:10:53
18 André Cardoso (Por) Garmin Sharp 0:11:10
19 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:11:15
20 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:11:28
21 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:12:19
22 Mikel Landa Meana (Spa) Astana Pro Team 0:14:08
23 Francis Mourey (Fra) FDJ.fr 0:14:54
24 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:17:16
25 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:17:43
26 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:19:58
27 Przemyslaw Niemiec (Pol) Lampre-Merida 0:20:37
28 Maxime Bouet (Fra) AG2R La Mondiale 0:21:07
29 Marc Goos (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:22:50
30 Thomas De Gendt (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:26:31 .

Classifica generale

1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 68:11:44
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:01:41
3 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 0:03:21
4 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:03:26
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:03:28
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:34
7 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:03:49
8 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:06
9 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:16
10 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:08:02
11 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:14:20
12 Alexandre Geniez (Fra) FDJ.fr 0:17:40
13 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:22:28
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:22:35
15 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:24:14
16 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:26:37
17 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:28:30
18 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:35:00
19 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:39:04
20 André Cardoso (Por) Garmin Sharp
21 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:40:29
22 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:44:55
23 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:48:09
24 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida 0:48:50
25 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:48:58.

Classifica a punti

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 251 pts
2 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 225
3 Elia Viviani (Ita) Cannondale 173
4 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida 161
5 Ben Swift (GBr) Team Sky 130

Classifica Gpm

1 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 95 pts
2 Robinson Eduardo Chalapud Gomez (Col) Colombia 69
3 Dario Cataldo (Ita) Team Sky 62
4 Tim Wellens (Bel) Lotto Belisol 57
5 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 56

Classifica giovani

1 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 68:11:44
2 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:03:28
3 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:03:34
4 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:04:06
5 Sebastian Henao Gomez (Col) Team Sky 0:44:55.

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