Joaquim Rodriguez, addio sogno rosa
Il giorno dopo la caduta e il ritiro dal Giro d’Italia, Joaquim Rodriguez è il ritratto della delusione. Al culmine di una primavera sfortunatissima il capitano della Katusha ha dovuto dire addio al sogno di vincere il suo primo grande giro per l’ennesima caduta. Già all’Amstel Gold Race, nel giorno di Pasqua, Rodriguez era finito per terra pesantemente senza poi riuscire ad esprimersi a Freccia e Liegi, ed ora il campione ha rivelato un particolare: “Devo dire che già prima del Giro d’Italia avevo due costole rotte” rivela Purito “sono la conseguenza della caduta dell’Amstel Gold Race. Non avevamo detto niente per timore che i nostri avversari ci attaccassero nelle prime tappe. Ora con un’altra costola rotta e un dito di una mano, non ho altra possibilità che ritirarmi”.
“Dopo l’Amstel ho sofferto e lavorato molto per arrivare in forma al Giro d’Italia” continua Rodriguez “Non era facile con le due costole fratturate all’Amstel. L’inizio era stato difficile, ho sofferto tanto nella cronosquadre, era la prima corsa dopo la Liegi. Ma in questi giorni mi sentivo meglio. Sono molto deluso, specialmente dopo il rendimento di tutta la squadra nella tappa di Viggiano. Tutti i nove nostri corridori erano pronti per questa corsa”.
Vedremo ora cosa deciderà di fare Joaquim Rodriguez: il suo programma originario prevedeva Giro e Vuelta, ma ora se il recupero da questa caduta fosse veloce potrebbe anche avere il tempo per provare a correre il Tour de France e far girare dalla sua parte questa stagione finora sfortunatissima. Sfortuna condivisa con il resto della squadra. Altri due corridori hanno abbandonato ieri, riducendo la Katusha a soli sei elementi. Angel Vicioso ha riportato la frattura del femore. Meno grave del previsto invece la situazione di Giampaolo Caruso: per lui nessuna nuova frattura dopo quella dello scafoide con cui stava correndo dalla tappa di Belfast.