Nemmeno il Romandia ha dato ad Ivan Basso le risposte attese, anzi. Ieri nella tappa più difficile della corsa svizzera il corridore varesino della Cannondale ha tagliato il traguardo a quasi un quarto d’ora da Simon Spilak e Chris Froome. Se possibile quindi ancora un passo indietro rispetto al già deludente risultato del Giro del Trentino.
Ad una settimana dalla partenza del Giro d’Italia Basso non può più nascondere una certa preoccupazione per una condizione che non vuole arrivare: “Non sto andando come vorrei, non c’è dubbio, devo continuare a lavorare. Onestamente devo dire che sono preoccupato” ha ammesso Ivan Basso.
Una preoccupazione che si riflette anche nelle scelte della Cannondale, che al Giro d’Italia non sarà arroccata attorno a Basso. Lo stesso Team Manager Roberto Amadio spiega che la sua squadra al Giro cercherà prima di tutto di vincere una tappa e ad attaccare, non certo la strategia di un team che crede fortemente nel proprio uomo da classifica. “Aspiriamo ad essere una delle squadre più combattive e competitive del Giro 2014. La formazione è stata selezionata per inseguire questa ambizione” ha affermato il team manager Roberto Amadio. “Riponiamo grande fiducia nei ragazzi e nella voglia di mostrare il loro valore. Il Giro apre una fase importante della stagione. Dopo una primavera positiva, ora possiamo fare un nuovo salto di qualità. Abbiamo grandi motivazioni: saranno queste a darci la spinta per essere tra i protagonisti assoluti della corsa”.
“Correremo con spirito da attaccanti” conferma il Ds Stefano Zanatta.
La Cannondale per il Giro d’Italia 2014 potrà contare su Elia Viviani come ruota veloce. Il veronese ha battuto per due volte Cavendish in Turchia ed è ormai maturo per un ulteriore salto di qualità. Moreno Moser, Daniele Ratto e Oscar Gatto saranno i cacciatori di tappa. Longo Borghini e Marangoni offriranno la propria esperienza alla squadra, mentre Villella e Koch saranno al debutto in un grande giro.