Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione
Domenica 25 maggio 15° tappa Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione 225 km
La seconda settimana si chiude ancora in montagna. Questa quindicesima tappa è il terzo omaggio del Giro d’Italia 2014 a Marco Pantani. Si arriverà al Plan di Montecampione, salita resa indimenticabile dal duello Pantani – Tonkov del Giro ’98. Stavolta sarà una tappa con la sola salita finale, abbastanza comunque per fare una bella selezione.
Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione, la cronotabella
Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione, 15° tappa – Il percorso
E’ molto semplice descrivere il percorso di questa tappa. Per 200 km si pedala in pianura: si passa dal biellese all’alto milanese e al bergamasco, fino alla Val Camonica. A Darfo Boario Terme si svolta verso Pian Camuno e a 18 km dall’arrivo comincia la salita finale. La caratteristica essenziale della salita del Plan di Montecampione è la regolarità delle pendenze. E’ una salita lunga, senza erte terribili, ma che raramente scende sotto il 7%-8%. I primi 10 km hanno una pendenza media sull’8%, poi dopo Alpiaz la strada spiana leggermente per tornare a farsi più ripida negli ultimi 5 km e mezzo che sono all’8.7%. E’ negli ultimi 5 km, dopo il lavoro ai fianchi delle squadre che vorranno fare corsa dura, che ci aspettiamo un attacco dei favoriti, di Quintana, Uran, Rodriguez o Scarponi. Saranno verosimilmente solo 4 o 5 km di battaglia ma con le fatiche di due settimane di corsa e con la tappa di montagna di ieri nelle gambe, anche questo può bastare per creare distacchi interessanti e capire chi si presenterà alla decisiva settimana finale con più chance di maglia rosa.
Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione, 15° tappa – Il territorio
La tappa riparte dal biellese, da Valdengo, a due passi dall’arrivo di ieri. Valdengo conserva un raro esempio di castello consortile, una fortificazione costituita dall’unione di diversi piccoli castelli ognuno appartenente ad un ramo della stessa famiglia. Il percorso si snoda nella pianura Padana passando in Lombardia dopo una cinquantina di km. Poco più avanti, a Saronno, è interessante il Santuario della Madonna dei Miracoli, uno dei grandi cantieri dell’arte lombarda del cinquecento. La facciata è un’opera manieristico-barocca del Tibaldi mentre il tiburio è di ispirazione bramantesca. L’interno ospita affreschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.
Dopo cento km si attraversa Monza, con la sua Villa Reale costruita da Giuseppe Piermarini tra il 1776 e il 1780 per Ferdinando d’Asburgo ispirandosi alla Reggia di Caserta. Nel parco di Monza sorge invece il celebre autodromo.
La tappa volge poi verso il bergamasco. Terra di grandi ciclisti, Bergamo, ha gran parte del suo fascino nella Città Alta, la parte medioevale. Le imponenti fortificazioni ne facevano una vera fortezza inespugnabile, mentre le sue piazze, su tutte piazza Vecchia, sono contornate da eleganti palazzi. La Città Alta si può raggiungere anche attraverso gli scorlazzini, le scalinate che partono dalla città moderna.
Lasciata Bergamo si pedala ancora verso il lago d’Iseo e Darfo Boario Terme, all’imbocco della Val Camonica. A Piam Camuno inizia la salita verso il Plan di Montecampione, il punto più alto del comprensorio sciistico. Su queste piste sono cresciute Elena, Nadia e Sabrina Fanchini, le tre sorelle dello sci azzurro.
Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione, 15° tappa – I GPM
km 225 – PLAN DI MONTECAMPIONE – m 1665 (arrivo – 1» cat.)
Giro d’Italia 2014 Valdengo Plan di Montecampione, 15° tappa – La storia
Chi non si ricorda la tappa di Montecampione del Giro d’Italia ’98, l’anno magico di Pantani? Il Pirata era già in maglia rosa, ma con un esiguo vantaggio su Tonkov e una cronometro ancora che poteva favorire il russo. A Montecampione andò in scena il duello finale di quel Giro. Pantani cercò più volte di staccare Tonkov, fino a 2 km dall’arrivo quando con l’ennesimo scatto riuscì a scrollarselo di dosso. Il Giro era già arrivato da queste parti nel 1982, ma fermandosi ad Alpiaz, circa 8 km prima dell’arrivo al Plan. In quell’occasione vinse Bernard Hinault che strappò la maglia rosa a Silvano Contini portandola poi fino alla fine di quel Giro d’Italia.