Giro d’Italia 2014, favoriti e sorprese
22 squadre. 198 corridori. Tutti a caccia della maglia rosa o di spiccioli di gloria al Giro d’Italia. Ormai alla vigilia del Giro è tempo di sbilanciarsi e lanciarsi in pronostici e previsioni. Ecco quali sono i nostri favoriti per il Giro d’Italia 2014 e i possibili nomi nuovi oltre a qualche curiosità.
La sfida per la maglia rosa – Chi vincerà il Giro d’Italia 2014? I grandi favoriti sono due, Nairo Quintana e Joaquim Rodriguez, il secondo e il terzo dell’ultimo Tour de France. Due grandi scalatori, due corridori a cui piace scattare e dunque lo spettacolo sembra assicurato. Noi diamo una leggera preferenza a Rodriguez. Ha più esperienza, ha corso il Giro tante volte, ha un gruppo di gregari collaudato con cui corre da diversi anni. E soprattutto ha una gran voglia di Giro d’Italia al contrario di Quintana che avrebbe voluto correre il Tour ed è invece al Giro solo perchè “costretto” dalla Movistar.
Entrambi hanno alle spalle due squadre forti in Movistar e Katusha. Quest’ultima sarà la squadra meno giovane del Giro con un’età media di oltre 34 anni. Quintana dovrebbe avere un certo vantaggio nella cronosquadre, ma non sarà determinante per la classifica finale. Il Giro si giocherà essenzialmente in montagna perchè anche la crono di Barolo non crediamo possa dare distacchi determinanti. Sarà da Montecopiolo, dopo una settimana di Giro, che si accenderà la sfida e si cominceranno a misurare speranze ed ambizioni. Poi Oropa, Montecampione, Panarotta, Val Martello, cronoscalata al Grappa e Zoncolan saranno tutte possibili terreni di battaglia decisivi in un crescendo entusiasmante. Dovendo restringere ancor di più diciamo che Val Martello e Grappa potrebbero essere i momenti topici di questo Giro.
Ma non sarà certo solo una sfida Quintana – Rodriguez. Il nostro terzo uomo è senz’altro Cadel Evans. Il 37enne australiano non era mai stato forte come ora dopo la maglia gialla di tre anni fa. Ha classe, determinazione ed esperienza come nessuno, ma bisognerà vedere quanto si faranno sentire alla distanza i 37 anni. E’ l’unico forte interprete delle crono tra i principali favoriti, dunque nella tappa di Barolo è l’unico che potrebbe fare una certa differenza tra gli uomini di classifica.
Curiosamente due dei tre principali favoriti, Joaquim Rodriguez e Cadel Evans, stabilirebbero il record di vincitore più vecchio nella storia del Giro d’Italia.
Altro nome importante è Rigoberto Uran, secondo un anno fa. Quest’anno non ha fatto granchè, ma al Romandia ha comunque battuto un colpo con una bella crono. La Omega sarà tutta per lui e questo la dice lunga su quanto siano concrete le chance di alta classifica dello scalatore colombiano.
Per gli altri uomini di classifica si deve scendere un gradino. Questo Giro potrebbe essere la chance della carriera per Pozzovivo, che sembra andare più forte che mai e sarà unico leader della AG2R. Ci sarà il veterano Scarponi a lottare in montagna, in una Astana che si preannuncia molto forte in salita e che darà spazio anche al giovane talento di Fabio Aru. Altro nome da buona classifica è Niemiec e in casa Lampre potrebbe provarci anche Cunego. Ancora puntano alla top ten Majka, Roche, Kiserlovski, Daniel Martin, Pellizotti, Keldermann, Duarte, Monfort, Santaromita, Cataldo. Grandi incognite sono Ryder Hesjedal e Ivan Basso, due ex vincitori del Giro, che quest’anno hanno dato riscontri molto negativi.
Gli uomini jet – C’è grande attesa per vedere all’opera Marcel Kittel, debuttante al Giro d’Italia. Il tedesco della Giant è senz’altro il più potente dei velocisti in gruppo. Le prime tappe in linea sono perfette per lui, essendo dei piattoni velocissimi. Poi la situazione si complicherà perchè Kittel dovrà fare i conti con velocisti molto più abili di lui a scollinare e che per questo potrebbero rendergli la vita dura ad ogni minimo dislivello. Anche nelle tappe iniziali comunque dovrà lottare perchè gli avversari ci sono: Viviani, due vittorie contro Cavendish in Turchia, Swift, terzo alla Sanremo, Matthews, vincitore di tappa ai Paesi Baschi, ed ancora Nizzolo, Bouhanni, Colbrelli, Ferrari, De Haes, Chicchi, Petacchi, Boasson Hagen, Appollonio. Da ricordare che la Giant di Kittel avrà anche un velocista di scorta, Luka Mezgec, molto migliore del tedesco sui percorsi ondulati.
Maglia rossa – Visto che si parla di velocisti facciamo un po’ di pronostici sulle classifiche secondarie partendo dalla maglia rossa che con il nuovo sistema di punteggi non potrà sfuggire ad una ruota veloce. Pensiamo che Viviani abbia grandi chance di vincerla anche perchè Kittel difficilmente concluderà questo Giro d’Italia.
Maglia bianca – La classifica dei giovani vede favoritissimo Nairo Quintana. Tra gli altri corridori in corsa ci sono Aru, Majka e Keldermann.
Maglia azzurra GPM – Anche per la maglia azzurra il regolamento è cambiato e favorirà più gli uomini di classifica che i coraggiosi attaccanti della prima ora. Pensiamo che Rodriguez, Quintana e Pozzovivo possano essere i favoriti.
Cronosquadre e prima rosa – La Orica ha composto una squadra in gran parte di specialisti delle crono per poter vincere la tappa d’apertura e indossare la prima maglia rosa. Pensiamo che la squadra australiana non si farà sfuggire l’opportunità e sarebbe davvero bello vedere Ivan Santaromita indossare la prima maglia rosa sopra a quella tricolore.
Le sorprese – Cerchiamo anche qualche nome un po’ meno scontato per un grande Giro d’Italia. Ci piacciono molto due scalatori della Trek, Julian Arredondo e Riccardo Zoidl. Hanno nelle gambe un bel colpo in montagna. Vediamo molto bene Francesco Manuel Bongiorno, altro corridore emergente in salita e che nelle ultime corse ha raccolto meno di quanto meritato. Altro nome da seguire è il venezuelano Yonder Godoy, giovanissimo scalatore scoperto da Gianni Savio. Infine segnaliamo Tobias Ludvigsson, passista scalatore svedese della Giant che può avere un bel futuro come uomo da corse a tappe.
Italiani a caccia di tappe – Non solo montagne e volate. Al Giro d’Italia 2014 ci saranno anche diverse occasioni per i cacciatori di tappe. Motivo in più per seguire anche le tappe intermedie è che saranno a caccia di un successo di giornata molti dei giovani italiani più promettenti. Parliamo di Diego Ulissi, Enrico Battaglin, già vittoriosi al Giro negli anni passati, dei debuttanti Moreno Moser e Daniele Ratto, ma anche di Felline e di chi ha già un po’ più esperienza come Gatto, Rabottini, Ponzi e Finetto. E in montagna cercheranno di lasciare un segno anche Rosa e Zardini.