Giro 2014, Nacer Bouhanni a Bari

All’interno 8 interviste – Una brutta giornata di ciclismo per il ritorno del Giro in Italia. Il gruppo non ha praticamente corso la tappa, percorrendo i 112 km del tracciato, in gran parte nel circuito finale di Bari, sempre compatto. Questo per qualche goccia di pioggia e la richiesta di neutralizzare l’ultimo giro del circuito. Come sempre anzichè discutere e prendere una decisione prima della partenza si è aspettato il via e la tappa è diventata una farsa.

Per fortuna almeno il finale ha regalato un po’ di spettacolo con una sofferta vittoria di Nacer Bouhanni, rientrato in gruppo in extremis dopo una foratura.

La giornata che ha riportato il Giro in Italia è cominciata con la notizia del ritiro di Marcel Kittel. Il tedesco dominatore delle volate irlandesi non è ripartito da Giovinazzo per colpa della febbre. Alle 14.45 start per la tappa più breve e pianeggiante del Giro, ma niente attacchi. Il gruppo ha proceduto compatto e allargato su tutta la sede stradale e così anche nel circuito finale di Bari. Motivo dell’atteggiamento la richiesta di neutralizzare l’ultimo giro della corsa per timore della pioggia, caduta già nei primi km di gara. Una richiesta anche legittima, per evitare rischi a corridori che dovranno poi dare spettacolo quando arriveranno le montagne, ma che posta in questi termini e in questi tempi ha rovinato la corsa. Alla fine la giuria ha annunciato la neutralizzazione come da richiesta, e il gruppo ha ravvivato l’andatura ma ormai negli ultimi 40 km. Niente fughe e scatti, dunque, ma la Orica a tenere un buon ritmo davanti a tutti.

Tutta la Cannondale per terra

Così si è arrivati all’ultimo giro, con i velocisti che sono rimasti davanti a contendersi il successo di tappa. Bouhanni è stato particolarmente sfortunato con una foratura che l’ha costretto ad un lungo inseguimento con i compagni di squadra e qualche scia un po’ prolungata da parte delle ammiraglie. Il finale ha dimostrato tutta la pericolosità del circuito e soprattutto dell’asfalto scivolosissimo. Sono bastate poche gocce di pioggia e subito un paio di cadute hanno rotto il gruppo. A terra è finito anche Viviani e davanti è rimasto il trenino Giant per Mezgec, con Nizzolo e Ferrari. La situazione però si è capovolta perchè da dietro sono riusciti a rientrare Bouhanni e un grande Viviani. Mezgec ha avuto un problema tecnico all’ultima curva che l’ha estromesso dalla lotta per la vittoria, il suo gregario Veelers ha tirato dritto, ma Bouhanni ha disegnato perfettamente le ultime traiettorie, con audacia e determinazione, e sul rettilineo è andato a superare l’olandese. e a vincere. Buona la rimonta di Nizzolo per la seconda piazza, mentre Viviani ha agguantato un significativo quinto posto dietro a Ferrari. Un gran bel finale per una giornata che si sarebbe dovuta svolgere diversamente. Intanto per Michael Matthews un altro giorno in maglia rosa.

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LE INTERVISTE

Nacer Bouhanni

Nacer Bouhanni: “Ho forato la ruota anteriore. E’ stato molto difficile, è stato difficile, si andava molto forte ma non avevo niente da perdere. Ho avuto la possibilità di avere una grande squadra che mi ha riportato in gruppo. Ho vinto grazie ai miei compagni di squadra, senza di loro era impossibile. Ho avuto un grande Johan Le Bon che ha tappato gli ultimi 50 metri nell’ultimo chilometro, senza di lui non avrei fatto. Ho calcolato i rischi. Ho visto tanti corridori cadere, dovevo rimanere concentrato. Non avevo paura, perché questo non serve ad evitare i pericoli. La pioggia è parte delle corse. E ho vinto. Aspettavo questa vittoria. E ‘una grande soddisfazione, come la maglia rossa della classifica a punti. La difenderò e cercare di mantenerla il più a lungo possibile. Ci sono molte squadre che vogliono ingaggiarmi, ma niente è deciso. MOlti parlano di me, io lascio parlare. Per me l’importante è il Giro

Giacomo Nizzolo: “Cosa posso dire? La volata non c’è praticamente stata, non riuscivo ad alzarmi sui pedali negli ultimi 500 metri. Ogni volta che provavo ad alzarmi la bicicletta scivolava. Sono andato vicino a cadere diverse volte. Solo negli ultimi 50 metri ho potuto sprintare sui pedali, ho recuperato ma sono finito secondo. Bouhanni è un bel velocista, ha meritato la vittoria dopo essere rientrato per una foratura. Il gruppo e l’organizzazione hanno preso la decisione insieme, ed è stata quella giusta. Lo scenario che abbiamo visto nel corso dell’ultimo giro sarebbe potuto accadere per tutta la gara. Una volta nel circuito siamo andati veramente veloce, abbiamo gareggiato come professionisti, così gli spettatori hanno visto uno spettacolo. E ‘davvero stata la decisione giusta”

Roberto Ferrari: “Evitare le cadute e rimanere nelle prime posizioni è stato un bel colpo, un misto di fortuna e di prontezza. Per questo motivo, mi dispiace non aver sfruttando ancora di più questa occasione che mi ero conquistato. All’uscita dell’ultima curva ho iniziato a spingere in coincidenza del passaggio su una striscia stradale, perdendo ovviamente per un breve istante aderenza: sono momenti concitati, volevo lanciarmi il prima possibile verso il traguardo e invece mi sono trovato costretto a cercare la rimonta”

Nicola Ruffoni:”Peccato! Ero messo in posizione perfetta, stavo bene, sono riuscito ad evitare gli atleti caduti davanti a me, ma quando il pericolo sembrava passato qualcuno da dietro mi ha centrato in pieno e sono finito a terra. Ho il braccio destro che mi fa male ed è gonfio, ma non dovrebbe essere niente di grave”.

Luca Scinto, Ds Neri: “La situazione che si è verificata oggi al Giro non è in linea con la filosofia della nostra squadra, di attaccanti nati, ma ci siamo adeguati alla decisione del gruppo perché la sicurezza degli atleti viene al primo posto. Già da domani, speriamo di poter essere nuovamente protagonisti sulle strade della corsa rosa”

Matthew White, Ds Orica GreenEdge: “Alla partenza pioveva, i corridori hanno deciso di neutralizzare la corsa fino al circuito. In questa parte d’Italia le strade sono molto scivolose. Gli organizzatori hanno deciso di prendere una decisione quando siamo arrivati sul circuito neutralizzando l’ultimo giro. Il circuito all’inizio era asciutto, poi nel finale ha cominciato a piovere, una parte era asciutta, un’altra bagnata. Come si è visto le strade erano molto scivolose, la preoccupazione era quella. La giuria ha preso una decisione giusta. Noi non abbiamo fatot la volata, era troppo rischioso, abbiamo ancora diversi obiettivi per le prossime tappe. Domani può essere ancora una tappa per Matthews. Non abbiamo visto di persona il percorso, se fosse troppo duro per lui proveremo con Santaromita o Weening”

Michael Matthews: “L’obiettivo oggi era di mantenere la maglia rosa. La squadra ha corso bene per controllare alcuni punti difficili del circuito. Domani sarà una tappa molto diversa. Farò del mio meglio per giocarmela, è il minimo che posso fare per ripagare la squadra del lavoro che sta facendo per me. La cosa più importante è che la maglia rosa resti in squadra”

Dario Cioni, Ds Sky: “La strada era come ghiaccio, per fortuna i nostri corridori stanno bene. Sutton e Swift hanno alcune abrasioni ma niente di grave, non ci saranno problemi per domani.  Ad un certo punto sembrava che la strada si asciugasse, poi ha ripreso a piovere e come si è visto i corridori cadevano da tutte le parti. Anche l’ammiraglia slittava nelle curve, in bici deve essere stato molto peggio”

1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
2 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
3 Tom Veelers (Ned) Team Giant-Shimano
4 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
5 Elia Viviani (Ita) Cannondale
6 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale
7 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol
8 Luka Mezgec (Slo) Team Giant-Shimano
9 Bert De Backer (Bel) Team Giant-Shimano
10 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo.

Classifica generale

1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 12:28:43
2 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:08
3 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:00:10
4 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:00:14
5 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
6 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
7 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
8 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
9 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team.

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